Grandi concerti in anteprima, alcuni worshop,
degustazioni di prodotti tipici locali, comunicazioni, mostre fotografiche nelle
sale del palazzo Ducale di Atina
Si
inizia con Marco Valeri 4et, alle 19,45,
formato da Marco Valeri, Daniele Tittarelli, Pietro Ciancaglini e Francesco
Lento. Seguirà alle 21,45 Lanzoni Trio con Alessandro Lanzoni, Matteo Bortone,
Enrico Morello. Alle 16,30 l’incontro: “Comunicare lo spettacolo” nella sala consiliare.
Il 5 gennaio alle 18,30 Michele Rebbia, percussioni e campionature. Alle 19,
45, Enrico Zanisi trio: Enrico Zanisi, Francesco Ponticelli, Alessandro Paternesi.
Alle 21,45 Enzo Pietropaoli 4et con Enzo Pietropaoli, Fulvio Sigurtà e Jiulian
Oliver Mazzariello e Alessandro Paternesi. Alle 16,30 workshop su “Gestione del
marchio e delle sponsorizzazioni”. I due incontri realizzati da AtinaJazz in
collaborazione con il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazioni -Polo
didattico di Sora dell’Università ciociara.
Il 6 gennaio, ultimo giorno, alle
17,30 Alessandro Paternesi 5et formato da Alessandro Paternesi, Simone La
Maida, Gabriele Evangelista, Federico Casagrande, Enrico Zanisi. Alle 21,30 New
LoKoMotive Tiro feat Luca Aquino. Tommaso Folchetti, Mario Mazzenga, Giulio
Marrcelli, Luca Aquino.
Musica e ricchezze del territorio della valle di Comino
(tartufo, fagioli, vino, formaggi, dolci) messe assieme in queste tre belle giornate.
Sette concerti tre dei quali in anteprima nazionale. E tutto in forma gratuita
escluso la degustazione del Cabernet Atina Doc. prevista per domenica 6 gennaio
dalle 11 dopo una breve visita ai paesini della valle. Alle 20 si tornerà ad
Atina per la presentazione della Fondazione AtinaJazz e della Seconda edizione
del Campus della Musica. Venerdì 4 c’è l’inaugurazione
della mostra fotografica sul festival curata da Andrea Boccalini. Sabato 5 gennaio visita
guidata all’Abbazia di Montecassino alle 10,30.
Ultima giornata di studi al Festival
dell’Economia Media Valle del Liri 2012
Sabato
mattina 24 novembre, gli interventi di Luciano Duro, Elide Di Duca e Vittorio Macioce
sui festival locali. Tre esempi
virtuosi nella nostra Media valle del Liri.
Luciano Duro (Foto sopra) da attivista de Il Manifesto è diventato sindaco della città
di Isola del Liri. 25 anni fa inventò il Liri Blues Festival. In tutti questi anni il festival in
riva al Liri ha portato 20 milioni di Euro in una settimana. Sono i numeri che
sono stati scritti in alcune tesi di laurea che il sindaco Duro può recuperare e
consegnare. Arrivò poi il
gemellaggio con la città di New Orleans che in principio non veniva visto
positivamente. All’Amministrazione Provinciale non ci credevano, con un assessore
del nostro territorio. Lo prendevano quasi per uno scherzo. Il sindaco del
tempo era Magliocchetti, la delegazione arrivò a Isola in numero alto ma trovò
gli imprenditori locali impreparati. Volevano portare a New Orleans l’acqua di
Fiuggi con l’aggiunta delle bollicine ma trovò l’opposizione dell’imprenditore
di Fiuggi. L’acqua gasata non la volevano, non si doveva snaturare. (Però
l’acqua gasata ora si può trovare, è arrivata successivamente). Un festival che
richiama tanti giovani. Isola del Liri che è diventata la città dei giovani.
Con il festival del blues poi è nata anche una accademia musicale.
Il Festival ad Atina, Atina Jazz è nato in un borgo
medievale, ci si deve arrivare apposta. Atina (come tutta la valle Comino) non è
industriale ma ha una tradizione agricola. Il festival musicale fa da traino
all’economia locale. Gli organizzatori, in principio, col festival hanno piantato
un seme. Dapprima nato con finanziamenti pubblici oggi però non è più così, non
è più possibile. Oggi è nata una nuova associazione che lo organizza ed il
festival è uscito fuori dalle mura cittadine. Un marchio che è stato esportato,
dice Elide Di Duca. Ci sono manifestazioni, concerti in provincia di Frosinone e in
provincia di Latina (anticipando positivamente in un certo senso la nuova
provincia che è da venire). Manifestazioni che danno delle opportunità ma che si
devono anche creare col festival. Un festival che è diventato il 3° festival
del jazz di tutta Italia.
Festival delle
Storie della valle di Comino Appuntamenti molto seguiti che a fine agosto
e inizio settembre si svolgono nei paesini arroccati. Paesi che si guardano
l’uno con altro con i monti tutto attorno.
Una terra che era Ducato, i Gallio la governarono per due secoli. Terra di visciole e da questo prodotto,
che arriva da lontano, che si deve cominciare, col liquore fatto in casa che è
una tradizione antica. Tanti gli autori che parlano dei loro libri e poi i
piatti culinari che si possono assaggiare.
In tempo di crisi le storie, pensa Vittorio Macioce, fanno andare avanti.
Le storie non salveranno il mondo ma permettono di andare avanti e gli danno
sostanza. Quest’anno il festival è al 3° anno e tutta la valle diventa delle
storie con tante segnalazioni, sogni, indignazioni, come dice lo scrittore
Gaetano Savattieri. Il festival quest’anno è stato dedicato appunto alle
visciole da Vittorio Macioce e dai ragazzi dell’Associazione “Antrasarta”.
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