E’ importante
per mettere ordine in casa propria con gli strumenti che si sono dati al
governo. 106 miliardi ogni anno è la spesa della sanità. Ed è una spesa che
cresce ogni anno. Per il ministro si deve resistere e lo chiede a tutti i
chiamati in causa. Tutti uniti, ci vuole per Balduzzi una forte condivisione
per ridurre gli sprechi. Poi è arrivata la domanda sulle prossime elezioni,
fissate sembra per il 24 febbraio. Non ha ancora deciso nulla. Cosa farà ora
dopo l’esperienza tecnica al governo. Riceve però molti inviti a non lasciare.
Vedrà in seguito, è la sua risposta. E su Monti non si pronuncia perché è il
diretto interessato che farà conoscere la propria decisione. “Sarà lo stesso
Monti a decidere”. Foto dal sito: rsmcampobasso.blogspost.com
SABATO
SCORSO LA MANIFESTAZIONE A SORA SULL’OSPEDALE CIVILE
Una manifestazione
nata forse in ritardo. Ha avuto dei tempi stretti. Il Commissario Bondi però
stava prendendo del tempo perchè doveva ancora incontrare Alemanno, sindaco di
Roma. Bondi deve fare il suo mestiere ma vuole la condivisione di tutti prima di
decidere. Ormai è chiaro. La data della decisione del 17 dicembre è stata rinviata.
Il prefetto di Frosinone tornerà ad incontrare Bondi nei giorni successivi.
Sul palco
sono saliti il sindaco di Sora, alcuni cittadini e i dottori Vinciguerra e Gamucci.
E’ arrivata anche Valeria Altobelli che ha ricordato a tutti i presenti che ha
fatto nascere la sua bambina a Sora e ha preso la parola apposta per una difesa
dell’Ospedale di Sora.
La Dott.ssa Gamucci,
di Oncologia, ha aperto la cartella clinica n. 10 mila (e qualche numero in più)
proprio nei giorni precedenti la manifestazione e con l’operazione che è stata
eseguita nell’ospedale, con l’aiuto di altri dottori dei reparti, “la signora
potrebbe farcela”. Annuncia dal palco.
Aveva aperto gli interventi sul palco il
Dottor Vinciguerra, dell’Aido, che aveva organizzato la manifestazione di
protesta. Una piazza non troppo occupata da cittadini ma anche non troppo vuota.
Tanti i pensionati arrivati dalla valle Comino, da Atina che sono a metà strada
da Sora e Cassino e che hanno fatto dei confronti con i due ospedali. Hanno avute
esperienze nei reparti degli Ospedali di Sora e di Cassino. In piazza gli studenti
della Facoltà di Scienze Infermieristiche, i politici ed amministratori, i
sindaci con le fasce tricolori ma non tutti. Si aspettavano i sindaci di Arce e
di Settefrati.
Dopo l’intervento del sindaco di Sora ci si è trasferiti in
Comune per sottoscrivere un documento da inviare al Prefetto, al Presidente
della Repubblica, al ministro della Salute. Poco prima il sindaco Tersigni
aveva sul palco criticato l’intervento, d’inizio manifestazione, di Lorenzo Mascolo
che d’impulso aveva invitato i politici non di Sora a non partecipare alla
manifestazione, di andare via. Per il sindaco invece tutti i politici sono qui
importanti, di qualsiasi schieramento politico, possono dare una mano per
risolvere il problema. Sotto il palco non si sono visti però troppi politici.
Si sono notati Enzo Di Stefano che però non si è avvicinato troppo, c’era Francesco
Scalia, c’erano alcuni consiglieri comunali (Corona e Ascione), c’era Roberto
Di Ruscio, Antonio Lombardi, Roberto De Donatis, Antimo Simoncelli. Si è
rivisto Mario Cioffi, c’era Nazzareno Cioffi, Alberto La Rocca, nella sala
consiliare si è visto l’assessore Francesco Trina. In piazza anche i sindacati
Cisl e Cgil.
Durante la seduta in Consiglio comunale si è aspettato anche il
direttore Mauro Vicano, che forse è arrivato in ritardo perché impegnato in
altro luogo. Tersigni aveva già parlato col prefetto Soldà che era stato da
Bondi. Soldà aveva potuto capire che c’era stato un irrigidimento da parte del governo.
Il prefetto però ha voluto un documento da parte dei sindaci che è stato
stilato sabato scorso. Lettera inviata anche al Capo dello Stato, a Monti, a Cancellieri
e a Balducci. I sindaci del Polo C (120 mila abitanti in 27 comuni) preoccupati
per i tagli, sul Polo di Sora preoccupati per l’ipotesi di ridimensionamento e
con i reparti da chiudere. I Sindaci hanno firmato il documento che riporta
come ci sono ragioni tecniche che fanno bloccare i tagli. 1000 interventi in
ginecologia, 40 mila accessi all’anno al Pronto soccorso. I sindaci hanno
firmato ma sono pronti a qualsiasi azione di protesta.
Il sindaco di S. Donato
Val Comino però vuole di più: più posti letto perché la provincia è stata
sottodimensionata. Il rapporto è inferiore, è la metà rispetto al quadro
nazionale. E poi il distretto C ha visto chiudere già 4 ospedali.
Il documento
sintetico che lunedì è stato inviato. Nel documento forse è entrato anche un
piccolo riferimento alle due cliniche private locali che sono in difficoltà. (100
famiglie in cassa integrazione). Il sindaco di Sora ha cercato la condivisione
degli altri sindaci subito trovata nel sindaco Luciano Duro di Isola del Liri (Foto). In
sala presente Mario Cioffi che ha preso la parola vuole rilanciare con questa
occasione, buona per la comunicazione, l’offerta sanitaria in provincia perché
è bassa, per l’ex consigliere comunale. Ora si è in attesa del verdetto finale.
Come scrive Ciro Altobelli se la mano dei tagli è quella di Monti, forse col passar
del tempo “si potrebbe provare a scoprire anche i “mandanti”. E si può aggiungere che come si fa quando si gioca tra bambini si sa già chi sarà il vincitore.
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