Sul banco degli imputati, come sempre, Acea s.p.a.: la cattiva organizzazione interna, gli aumenti stratosferici e retroattivi ai quali non segue nessun investimento e le reiterate minacce di sospensione delle utenze per morosità di cui i clienti spesso non hanno alcuna colpa, hanno portato di nuovo drammaticamente alla luce il tema dell'acqua che,
mentre per volontà popolare dovrebbe essere pubblica, continua ad essere gestita da una società privata.
Il tema è molto attuale, tanto più che, anche nel decreto “sbloccaitalia” del governo Renzi, approvato a fine agosto scorso, e precisamente all'articolo 7, si parla di privatizzazione del servizio idrico andando ancora una volta palesemente contro la democratica volontà dei cittadini italiani, che nel giugno 2011 si espressero chiaramente tramite il referendum.
L'articolo 7 modifica profondamente la disciplina riguardante la gestione del servizio idrico arrivando ad imporre un unico gestore in ciascun ambito territoriale e individuando, sostanzialmente, nelle grandi aziende e multiutilities, i poli aggregativi; il Governo Renzi attua dunque un primo passaggio propedeutico alla piena e definitiva realizzazione del piano di privatizzazione e finanziarizzazione dell'acqua e dei beni comuni. Il Gestore Unico, guarda caso, sarà scelto tra chi già gestisce il servizio idrico per almeno il 25% della popolazione che insiste su quel territorio, con l'obbligo di risarcire gli altri gestori presenti nell'Ato con una quota indicata dall' Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, innescando un meccanismo di privatizzazione deciso dall'alto.
L'articolo 7 modifica profondamente la disciplina riguardante la gestione del servizio idrico arrivando ad imporre un unico gestore in ciascun ambito territoriale e individuando, sostanzialmente, nelle grandi aziende e multiutilities, i poli aggregativi; il Governo Renzi attua dunque un primo passaggio propedeutico alla piena e definitiva realizzazione del piano di privatizzazione e finanziarizzazione dell'acqua e dei beni comuni. Il Gestore Unico, guarda caso, sarà scelto tra chi già gestisce il servizio idrico per almeno il 25% della popolazione che insiste su quel territorio, con l'obbligo di risarcire gli altri gestori presenti nell'Ato con una quota indicata dall' Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, innescando un meccanismo di privatizzazione deciso dall'alto.
Per il Movimento 5 Stelle, per sbloccare realmente l'Italia, è necessario bloccare i processi di privatizzazione e ricostruire una gestione dell'acqua, dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, dell'energia, prossima ai cittadini e alle amministrazioni locali, per garantirne la trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi. L'acqua costituisce infatti un bene comune dell'umanità, un bene irrinunciabile e che appartiene a tutti.
E' necessario, pertanto, dotare il nostro paese di un quadro legislativo nazionale che sancisca la natura pubblica del "servizio idrico integrato (SII)" e lo sottragga da quello dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, come peraltro ampiamente espresso dalla volontà popolare.
Il Movimento 5 Stelle, come è noto, è stato tra i promotori del Referendum del 13 giugno 2011, che ha stabilito la volontà dei cittadini di una gestione pubblica dell’acqua. I risultati dei quesiti referendari dimostrano come anche a Sora i cittadini si siano espressi in maniera schiacciante ed univoca: con una percentuale di votanti del 60,3% dei sorani aventi diritto, il primo quesito, per evitare la privatizzazione dell’acqua, ottenne il “SI” di ben 12.642 concittadini, mentre per il secondo, concernente i profitti sull’acqua, i voti favorevoli furono 12.769
Gli attivisti del Meetup “MoVimento 5 Stelle” di Sora sono stati l'unica forza politica locale a chiedere più volte al loro Sindaco (con lettere del 08/09/2013, del 10/01/2014 e del 08/02/2014), di voler aderire alla proposta di risoluzione del contratto con ACEA in quanto, come ampiamente illustrato nell'ultima lettera citata, ci sarebbero state da parte della suddetta società, gravi inadempienze (interruzioni prolungate del servizio idrico e mancati investimenti per la sua manutenzione e per il suo adeguamento alla crescita e allo sviluppo del tessuto urbano), che renderebbero la risoluzione legittima e non onerosa.
Per illustrare tutto quanto fatto finora, ma soprattutto per dare ai cittadini delle indicazioni su come comportarsi di fronte a richieste di pagamento esorbitanti e inaspettate e su come associarsi per contrastare lo strapotere della società ACEA s.p.a. e ribadire la volontà popolare venuta fuori dai risultati del referendum, il Meetup “Movimento 5 Stelle” Sora, ha organizzato, per il pomeriggio di venerdì 17/10/2014, presso l'Auditorium Vittorio De Sica in Piazza Mayer Ross, un incontro dibattito al quale prenderà parte, oltre ad alcuni degli attivisti che si occupano nello specifico di acqua pubblica, l'ingegner Mario Antonellis del CO.CI.DA. e al quale sono invitate, oltre ai cittadini stessi e alle associazioni, tutte le autorità e i gruppi politici locali.
Nel ringraziare anticipatamente quanti vorranno partecipare, gli attivisti ricordano che, per chiunque voglia interessarsi in maniera più diretta alle questioni che riguardano il Movimento 5 Stelle e in particolare al Meetup di Sora, o anche solo semplicemente informarsi in maniera più completa sulle attività e le iniziative portate avanti dal gruppo, le riunioni si tengono ogni venerdì dalle ore 21,15 circa,presso il locale Bibliotè, in Via Lucio Gallo n. 13 a Sora e sono aperte a tutti.
Sono inoltre a disposizione in rete il blog del Meetup (http://movimento5stellesora.blogspot.it), la pagina Facebook (https://www.facebook.com/movimento5stellesora) e il sito del Meetup stesso (http://www.meetup.com/Movimento-Cinque-Stelle-Sora).
* Sora, 15 Ottobre 2014. La Portavoce del Meetup Movimento 5 Stelle Sora Valeria Di Folco.
* Sora, 15 Ottobre 2014. La Portavoce del Meetup Movimento 5 Stelle Sora Valeria Di Folco.
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