Il
14 giugno a Ceccano, presso il Castello de Conti, l'ex-pugile Nino
Benvenuti ha presentato il saggio autobiografico scritto assieme al
giornalista sportivo Mauro Grimaldi, per le edizioni Eraclea,
“L'isola che non c'è - Il mio esodo dall'Istria”. Il libro parla
della sua adolescenza partendo dalla nascita avvenuta ad Isola
d'Istria il 26.4.1938 . In quegli anni l'isola apparteneva all'Italia
e si era in pieno regime dittatoriale fascista. In seguito passò
sotto il comando slavo di Tito e si arrivò alla tragedia delle foibe
dove i cittadini venivano portati nel piccolo paese di Pisino e qui
processati per poi essere buttati vivi come fossero dei rifiuti.
L'ex-pugile
ha visto questi terribili avvenimenti con gli occhi di un bambino di
soli 7 anni. Siamo nell'aprile del 1945 e Trieste è annessa alla
Federazione Jugoslava. Vi furono da allora torture infinite contro i
sacerdoti e nel 1946 venne ucciso don Francesco Bonifacio. Il primo
fratello di Nino Eliano venne arrestato dalla polizia politica di
Tito OZNA senza una precisa motivazione e condotto, assieme ad altri
ragazzi, nel carcere di Capodistria. Questi terribili avvenimenti
fanno da cornice allo splendido libro di Nino Benvenuti il quale ci
parla anche della sua carriera pugilistica il cui esordio sul ring è
avvenuto alla sola età di 13 anni nell'estate 1951. L'Istria venne
riconnessa all'Italia tre anni dopo.
Quello stesso anno Benvenuti si
avvicinò al mondo del pugilato e nel 1955 venne convocato a Roma per
il torneo preolimpico in vista delle olimpiadi di Melbourne. L'anno
dopo venne sconfitto ad Ankara. Siamo nel 1956 un anno da dimenticare
per Nino perché, alla sola età di 46 anni, venne a mancare la madre
Dora. Dal 1957 al 59 Nino divenne per ben due anni Campione europeo
dilettanti e nel 1960, 22enne, ottiene la Medaglia d'oro alle
Olimpiadi di Roma.
Questi eventi sportivi hanno fatto da cornice al
piovoso appuntamento tenutosi nel cuore della città di Ceccano dove
l'ex-pugile, oggi commentatore sportivo Rai, ha ricordato i due
combattimenti con gli avversari Carlos Monzon ed Emile Griffith con
il quale ha conquistato il titolo mondiale dei pesi medi a New York
nel 1967.
Durante l'incontro di presentazione Benvenuti ha ricordato i molti sacrifici per questa sua passione diventata poi professione che l'ha portato, durante uno dei tanti allenamenti, a fratturarsi una costola. Per allenarsi lui doveva mangiare poco arrivando perfino “a succhiare il sugo e lasciare la bistecca nel piatto”.
Durante l'incontro di presentazione Benvenuti ha ricordato i molti sacrifici per questa sua passione diventata poi professione che l'ha portato, durante uno dei tanti allenamenti, a fratturarsi una costola. Per allenarsi lui doveva mangiare poco arrivando perfino “a succhiare il sugo e lasciare la bistecca nel piatto”.
Benvenuti ha parlato anche della sua breve parentesi di attore
cinematografico iniziata due anni prima del ritiro dal mondo della
boxe con il film diretto da Duccio Tessari “ Vivi o preferibilmente
morti” ( 1969 ), interpretato assieme all'amico e compianto attore
Giuliano Gemma. Esso è una commedia western i cui protagonisti sono
gli squattrinati Ted e Monty Mulligan.
Nino interpreta il primo dei
due, il più buono che, dopo essere caduto in acqua e risucchiato
dalla corrente, alla fine ricompare salvando l'amico da un pericoloso
matrimonio. Nel 1975 Benvenuti interpreta Ghini nel film diretto da
Stelvio Massi “Mark-il poliziotto spara per primo” e sette anni
fa ha ricoperto il ruolo di un allenatore nel documentario diretto da
Renzo Martinelli “Carnera -The walking Mountain”.
*
Veroli 13 ottobre 2014. Di Gabriele Mattacola. Autore della ricerca
“Alvaro Amici: Er core de Roma” consegnata ai nuovi amici
Francesco ed Elena il 9 ottobre.
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