Dopo
aver pubblicato il diario dedicato ad una pagina storica: la seconda guerra
mondiale nella zona di Valle Gaetana
e l'autobiografia “Una storia vera
... che sembra inventata”, Enzo ( Leone ) Catenacci ha recentemente pubblicato
l'inedito che sarà compreso nella raccolta “Lettere all'ispettore”, “Osvaldo”.
In quest'opuscolo lo scrittore dilettante ci parla di un'isola a lui molto cara: Ventotene.
In essa sono stati confinati gli oppositori del
regime fascista,
tra cui il non-ancora Presidente della Repubblica Sandro Pertini e su di
essa è stato scritto da Altiero Spinelli il famoso “Manifesto di
Ventotene”.
Il protagonista
del racconto è l'amico scomparso da qualche anno Osvaldo Castagna.
Leone lo ricorda come un grande tuffatore ( esperto di nuoto ) ma ci
parla anche di quando era cuoco al ristorante “Tagliamonti” di
Isola di Palmarola.
Nella mente del commerciante raffiorano eventi svoltisi sull'isola: l'immersione
subacquea che fece a Santo Stefano e la processione della patrona
Santa Candida. Leone ed Osvaldo entravano in discussione per quanto
riguarda la cucina di Ventotene i cui profumi, per l'amico cuoco,
sono unici.
Una ricetta buonissima aromatizzata con le erbe è il Coniglio all'ischitana
che Osvaldo, contrario a chiamarlo con questo nome, gli diede l'aggettivo
“Alla ventotenese”. Dopo aver spiegato la ricetta nei minimi dettagli,
Leone, in questa sua epistola, saluta l'amico ispettore dicendogli che
in futuro parlerà in altre lettere dell'hobby che aveva il suo amico
cuoco.
Nessun commento:
Posta un commento