14.3.19

Alessandro Bono scomparso troppo presto esordì nel 1985 al Festivalbar

ALESSANDRO BONO

di Gabriele Mattacola

Alessandro Bono, all'anagrafe Pizzamiglio, è morto a Milano due mesi prima di compiere 30 anni il 15.5.1994 a causa dell'AIDS. 

Nella
cittadina lombarda era nato il 21.7.1964. Nel 1985 esordi' grazie al patron del "Festivalbar" Vittorio Salvetti con il brano "Walkie talkie".
La prima partecipazione al "Festival di Sanremo", nel girone dei "Giovani", avvenne nel 1987 anno in cui interpretò il brano "Nel mio
profondo fondo".

Il più grande successo discografico, "Gesù Cristo", usci' l'anno dopo. Come ricorda il critico Walter Gatti, Bono 
"cantava imbranato e indeciso davanti al microfono, una canzone che esprimeva con i suoi occhi chiari a volte nascosti dalla zazzera
bionda". Il brano sarà inserito nell'album d'esordio intitolato semplicemente "Alessandro Bono". In questi anni apri' i concerti di Bob 
Dylan, Francesco De Gregori e Gino Paoli. Il suo stile musicale spigliato, per quanto riguarda il repertorio delle sue canzoni, lo pose a
metà strada fra il genere praticato da Battisti-Mogol e quello di Vasco Rossi. Nel 1992, assieme ad Andrea Mingardi, tornò al "Festival
di Sanremo" classificandosi terzo nella sezione "Giovani" interpretando "Con un amico vicino", struggente "dialogo in musica" composto
da Claudio Mattone in cui due amici di diversa generazione s'interrogano sui problemi inerenti all'amore e che sarà inserito nell'album 
uscito l'anno prima, nel 1991, "Caccia alla volpe" comprendente il singolo estivo "Donna ideale". 

Nel febbraio 1994 apparve per l'ultima
volta nel più volte menzionato "Festival", quando la malattia era ormai allo stadio terminale, interpretando la canzone "Oppure no". In 
essa il cantante, consapevole di essere arrivato alla fine dei suoi giorni, si chiede come si troverà nell'altrove, la dimensione eterna. 

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