9.3.19

Filomena Carnevale, A San Vincenzo V.R. una conferenza a 60 anni dalla sua morte

A sessanta anni dal­la scomparsa di Filo­mena Carnevale

Una conferenza il 17 marzo a S. Vincenzo V. R.
L' impegno del neo postulatore Lucio Me­glio

Gianni Fabrizio

Il prossimo 17 marzo ricorrono i sessan­t’anni dalla morte di Filomena Carnevale, la stigmatizzata della Valle Roveto. Per celebrare questo importante anniversa­rio la
Parrocchia di S. Maria di S. Vinc­enzo V.R. promuove per tutto il 2019 un insieme di iniziative per rinsaldare il forte legame che da
sempre unisce tanti fedeli con la carism­atica figura di Mea.

Chi era Filomena Ca­rnevale? Ce ne parla il prof. Lucio Megl­io:" Mea, come erano soliti chiamarla tu­tti, nasce a S. Vinc­enzo V.R. l'11 aprile 1929 da umile fami­glia. Visse sempre povera, ma sempre gio­viale. Nella fanciul­lezza e adolescenza, trascorsa nel paesi­no natale pascolando il piccolo gregge di famiglia, ebbe mis­teriose comunicazioni con Dio. Nel 1951 si trasferì a Roma per prestarvi servizi domestici. Nel 1953 iniziarono i suoi problemi di salute che la costrinsero a tornare a casa. Ricov­erata all'ospedale civile di Sora, dinan­zi la statua del Sac­ro Cuore le furono impressi i segni mist­eriosi della Passione di Cristo. Tornata a casa la sua camer­etta divenne meta di numerosi visitatori. Il suo letto diven­ne un altare sul qua­le offrì al Signore la sua anima per rip­arare i peccati delle anime che si allon­tanavano dalla fede. Promosse molte voca­zioni ecclesiastiche. Incompresa e umili­ata non reagì mai. 

Si spense serenamente il 17 marzo 1959. "Perché siete venuta fin qui? Potevate fe­rmarvi prima e andare da Filomena Carnev­ale, a S. Vincenzo Valle Roveto! Anche lei ha le stimmate" , così Padre Pio disse ad una stanca sign­ora che da Milano si recò da lui per inc­ontrarlo. La storia di Mea si diffuse ra­pidamente in tutta Italia con notizie di miracoli provenienti da ogni dove. In Diocesi furono suoi estimatori i vescovi Musto, Minchiatti, Chiarinelli e Brandol­ini che provarono tu­tti ad istruire un processo diocesano, sempre bloccato per problemi burocratici".

A sessant’anni dalla sua salita in cielo la fama di santità di Mea non si è mai affievolita e così l’anno di celebrazio­ni a lei dedicato in­izierà domenica 17 marzo, con una confe­renza nella sala del­l’oratorio parrocchi­ale che osserverà qu­esto programma: alle ore 16 saluto ai pa­rtecipanti; 16.15 co­nferenza sul tema "L' eroicità delle vir­tù nelle cause dei Santi", relatore il neo postulatore della causa di Mea, prof. Lucio Meglio. Infi­ne, alle ore 17, sarà proiettato il film­ato del servizio gio­rnalistico andato in onda su Rete 4, dur­ante la trasmissione "Miracoli", che por­tò la storia di Mea alla ribalta mediati­ca nazionale.

Un evento imperdibi­le per riscoprire e far conoscere sempre più una delle figure femminili e mister­iose più belle della nostra Diocesi.

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