3.3.19

Massimo Troisi a 25 anni dalla scomparsa "Le vie del Signore sono finite" (2)

OMAGGIO A MASSIMO TROISI A 25 ANNI DALLA SCOMPARSA ( 2 Parte ) LE VIE DEL SIGNORE SONO FINITE

di Gabriele Mattacola

Nel 1987 Massimo Troisi diresse ed interpretò "Le vie del Signore sono finite", vincitore di un Nastro d'Argento per la miglior
sceneggiatura. Il film è ambientato durante il periodo fascista ed ha come protagonista Camillo ( Troisi ), barbiere di Acquasalubre che
soffre di una malattia psicosomatica: ha perso l'uso delle gambe senza averne una lesione somatica e ciò, secondo il suo medico, è
dovuto alla fine della storia d'amore tra lui e Vittoria ( Jo Champa ), ragazza francese da qualche anno residente in Italia. Di ritorno da
un pellegrinaggio da Lourdes, Camillo conosce Orlando ( Massimo Bonetti ), paralitico. I due iniziano a dialogare e il barbiere gli parla 
del suo medico, ammiratore della psicanalisi di Sigmund Freud. 

Qualche giorno dopo Camillo scopre che Vittoria si è fidanzata con il 
francese Bernard ma continua ad essere amica del più volte menzionato barbiere il quale, per la gioia di un possibile riavvicinamento
tra loro, guarisce e ritorna a camminare rivelando ciò solo all'amata ed al fratello Leone ( Marco Messeri ), anche lui barbiere. Camillo,
per tentare di fare uscire Orlando dal suo profondo stato di solitudine, organizza un incontro con Vittoria accompagnata dall'amica 
Anita ( Carola Stagnaro ) che, secondo Camillo, si avvicina ai gusti dell'amico anche se è una fervente ammiratrice del Duce. 

A seguito
di una battuta di Camillo sul Duce, abbandona disgustata la sala da te. Il giorno dopo Camillo si reca a Roma per brevettare due sue
invenzioni ma viene rimproverato dal gerarca fascista che presiede l'ufficio brevetti. 

Deluso ed amareggiato, ritorna al suo paese ma 
viene arrestato a causa della già menzionata battuta. Rimarrà in prigione per due anni ed in cella torna ad ammalarsi. Uscito grazie ad
Orlando, diventato nel frattempo un importante funzionario politico, trova una lettera contenente una fotografia in cui Vittoria indossa 
una paglietta e si convince che la giovane vive a Parigi assieme al più volte menzionato amico disabile. Giunto nella capitale francese,
scopre che le sue erano solo gelosie e ritorna finalmente assieme all'amata. 

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