27.7.22

DOPO L'APPELLO AI DUE PARTITI STEFANO FASSINA (LeU) NON SI RICANDIDA MA NON VA A CASA

L'Appello della settimana scorsa del deputato di LeU rivolto a Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle per una nuova alleanza in vista del 25 settembre dopo la recente rottura. Martedì, dopo la Direzione Nazionale del Pd con esito negativo, è arrivata la risposta dell'economista Fassina che ha deciso di fermarsi, non si rimette in corsa ma continua il suo impegno durante questa campagna elettorale. E dal 26 settembre, sempre per il deputato, c'è il bisogno di ricostruire.

"In vista della Direzione Nazionale del Pd di domani, rivolgiamo un appello ai dirigenti del Pd e del M5S affinché aprano uno spiraglio di rivalutazione della sciagurata rottura. È la priorità politica assoluta. È un suicidio erigere Mario Draghi a discriminante di fase. Stiamo rivivendo il passaggio elettorale di fine 2012 inizio 2013 quando gli stessi protagonisti oggi del rassemblement pro-Draghi insistevano sull’ “agenda Monti come agenda del Pd”. È noto l’esito. Per dare un minimo di speranza alle periferie sociali ed evitare che si rassegnino nell’astensione o si affidino alla destra, va ricostruita l’alleanza tra Pd e M5S".

Stefano Fassina: "Non mi ricandido: frattura sciagurata tra Pd e M5S. In campo per ricostruire"

Ho atteso fino alla Direzione Nazionale del Pd, ieri. Ho preso amaramente atto della decisione lì assunta sull’irreversibile chiusura finanche all’ “alleanza tecnica” con il MoVimento 5 Stelle per le elezioni. Ho preso anche atto, con pari amarezza, del sollievo del M5S per il ritorno al “solo contro tutti”. Dato tale sciagurato quadro, vissuto con cieca baldanza di partito e di movimento, mi fermo.

Mi sono impegnato negli ultimi 3 anni per costruire un’alleanza progressista imperniata su M5S e Partito Democratico, attivamente partecipata da personalità della cultura e della solidarietà e dai movimenti per la dignità del lavoro e per la conversione ecologica. Purtroppo, il faticoso progetto è stato brutalmente e follemente interrotto. Ora, siamo in campagna elettorale: non è il momento di analizzare comportamenti e responsabilità diffuse. Sarà necessario farlo dopo le elezioni. Però, si conclude qui la mia esperienza parlamentare.

Ringrazio di cuore quanti mi hanno chiesto di rimettermi in corsa. Ma non voglio aggravare la frattura scomposta. Voglio, al contrario, intervenire per ricomporla. La ricomposizione è condizione necessaria a dare una credibile prospettiva alle periferie sociali. L’arroccamento del Pd intorno al Governo Draghi e quello del M5S intorno a se stesso portano alla fine di qualsivoglia disegno di cambiamento strutturale orientato dalla nostra Costituzione.

Non vado a casa. Il mio impegno in campagna elettorale sarà totale: sulla visione e sulle proposte per ridare valore sociale, economico e politico al lavoro e per salvare noi ed il pianeta, la nostra casa comune in fiamme. Sarò in campo con tante altre ed altri, dal 2 al 4 Settembre, a Roma, per la Scuola di formazione politica-III Edizione (www.patriaecostituzione.it)

Sarò in campo con un contributo di idee e proposte raccolte in un libro: “Il mestiere della Sinistra nel ritorno della Politica”, accompagnato da un generoso commento di Mario Tronti. L’uscita era prevista a settembre, in tempo utile a dare una mano a mettere a fuoco la visione e il programma della terremotata alleanza per le elezioni a scadenza ordinaria. Grazie alla disponibilità dell’editore Castelvecchi editore anticipiamo l’uscita del libro.

La destra non si sconfigge con la paura, ma con la speranza per le fasce di popolo più in difficoltà. Dal 26 Settembre, vi sarà assoluta necessità di ricostruire le fondamenta di cultura politica per la rappresentanza del lavoro e della questione ambientale.

Nessun commento:

Posta un commento