di Gabriele Mattacola
Il professor Lino Di Stefano, presidente dell'associazione "Accademia Teretina" e già preside dei licei di San Donà di Piave ( Venezia ) e
dell'Istituto magistrale "Pietrobono" di Alatri, nel 2006 ha pubblicato un saggio critico su "Platone". Nell'introduzione il saggista molisano
parte dalla critica esposta da Karl Popper nel saggio "La società aperta e i suoi nemici" ( 1974 ).
Secondo il filosofo austriaco, Platone
è stato un grande nemico della società aperta che ha combattuto "il libero pensiero e il perseguimento della verità". Nel primo capitolo
il professor Di Stefano accenna a Numenio d'Apamea, filosofo greco seguace del pensiero platonico e pitagorico che chiama in modo
esplicito Padre il Primo Dio, Artefice il Secondo Dio ed, infine, Creato il Terzo Dio. Nel capitolo seguente "L'Apologia di Senofonte",
l'autore prende in esame il "Socrate Senofonteo" che si presenta come "Vir Bonus", una persona senza grandi qualità se non quella di
una moderata onestà illuminata, a sua volta, da dabenaggine e bonarietà. In "Perchè Aristotele ?" viene preso in esame il saggio curato
da Enrico Berti "Le ragioni di Aristotele".
Si parla poi di Cinesio di Cirene, vescovo di formazione neoplatonica curatore del celebre
"Elogio della calvizie" il quale affermò che la calvizie è simbolo di assennatezza. A proposito di Socrate, Cristo e Gandhi il saggista e
scrittore molisano ci dice che essi rimangono i tre apostoli della Non-Violenza la cui morte violenta li accomuna in un destino, insieme,
di grandezza e di tragedia. A proposito di Platone, secondo Nietzsche egli rimane il prototipo del "perfetto filosofo sempre in mezzo alla
lotta sebbene col rimpianto di non poter raggiungere la meta". Un altro insigne studioso della filosofia di Platone è stato, nel 1904,
Giuseppe Lombardo Radice autore degli "Studi platonici" il quale sostenne che egli faceva opera altamente filosofica nel momento in
cui era poeta.
Secondo Platone dovevano assumere la guardia dello Stato "coloro che meglio conoscevano i modi per amministrarlo in
modo giusto". Alter Plato, cioè "Secondo Platone", è stato Marsilio Ficino fondatore, nel 1462, dell' "Accademia Platonica".
Nel suo
saggio il professor Di Stefano ci dice che Platone è stato anche poeta ed autore di epigrammi indirizzati ad un giovinetto astro col quale
si esercitava nella scienza dell'astronomia; il noto personaggio del "Simposio" Agatone ed infine un interessante componimento in cui,
servendosi della forma letteraria dialogica fa colloquiare, da una parte Venere, dall'altra le dèe greche, emblema del Bello, dell'Arte e
della Scienza. Tra gli studiosi dell'opera platonica ricordiamo: Whithead, autore nel 1929 di "Processo e realtà", Ruggero Bonghi,
Francesco Acri e Marino Gentile che defini' Platone come "Uno dei maggiori filosofi di tutti i tempi la cui figura domina, non solo il
secolo in cui è vissuto, ma l'intera storia della filosofia".
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