26.9.16

FORUM PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: TUTTO CAD

FPA NET
AL CENTRO DELL'INNOVAZIONE                                     N° 464 del 22 settembre 2016

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Questa settimana la newsletter di FPA esce con un numero speciale sul decreto di riforma del CAD, curato dalla redazione de I Cantieri della PA digitale

Editoriale
Nuovo CAD: alla ricerca di un demiurgo 
di Carlo Mochi Sismondi, FPA
Da una lettura attenta emerge che il nuovo CAD è migliorativo rispetto al precedente: amplia alcuni passaggi chiave sulla partecipazione, sulla estensione dei diritti, sull’implementazione delle soluzioni; semplifica e chiarisce punti oscuri ed è tecnologicamente più neutrale. Ciò detto si tratta al massimo di “innovazione incrementale”, non certo di quella “disruptive innovation” di cui la PA avrebbe bisogno. La scelta di non produrre un nuovo Codice “nativo digitale”, chiaro, essenziale e basato solo sui principi, ma di “rinnovellare” invece il vecchio con inserimenti e cancellazioni è alla fine, nonostante lo sforzo degli autori, perdente sia per la mancata chiarezza del provvedimento), sia soprattutto perché lascia intatto un impianto vecchio di oltre dieci anni, già troppe volte rammendato. Resta ora il grande compito di accompagnarne l’attuazione con nuovi investimenti e tanta formazione

Lo Speciale
Fatto il CAD, bisogna (ancora) fare la PA digitale 
di Alessandro Longo, direttore responsabile forumpa.it

Il nuovo Codice dell’amministrazione digitale vuole essere il faro-guida per la prima trasformazione reale della PA italiana. Ma sebbene presenti aspetti innovativi, soffre del retaggio di vecchi impianti. E, soprattutto, di un contesto che non è ancora congeniale al cambiamento. Una svolta però è ancora possibile. In questo speciale proviamo assieme non solo a guardare dentro al CAD- per analizzarne i dettagli- ma anche a guardare oltre. Per immaginare come accompagnare la PA verso la sua prima, necessaria e urgente, trasformazione

Approvato il nuovo CAD: il più è ancora da fare 
di Gianni Dominici, direttore generale FPA

Noi abbiamo una proposta di lavoro che abbiamo iniziato a sperimentare, a livello nazionale come a livello locale, e che poggia su una considerazione empirica: qualsiasi processo di innovazione per essere efficace deve essere inserito all’interno di un modello operativo in grado di accompagnarne l’implementazione, il monitoraggio e il successo. Un approccio che ha incontrato il riconoscimento del Presidente della Repubblica che, nel premiare il progetto per Open Data Lazio, ha motivato il premio “per la semplificazione del rapporto tra amministrazione e cittadini, per la buona diffusione nel territorio regionale e l'alta replicabilità del modello estendibile ad altre Regioni”. E’ quello che, a FPA, chiamiamo il modello delle 4 E
Per il mondo dei pagamenti digitali, il Codice rappresenta il presupposto normativo per una rivoluzione attesa da diversi anni. L’articolo 5 prevede, infatti, almeno tre novità interessanti per il futuro dei pagamenti digitali. Vediamole
Consolandi: "Così il Cad influenza il processo civile telematico" 
di Enrico Consolandi, magistrato, tribunale di Milano
E' un po' più difficile di ieri, alla luce di queste modifiche, dire con esattezza quale valore sarà riconosciuto in giudizio a un documento informatico. Vi potranno essere notevoli differenze nelle soluzioni giurisprudenziali, anche perché, su un giudizio di fatto, l'intervento nomofilattico della Cassazione sarà difficile. E qui veramente la logica di questa modifica diventa sfuggente
Documento informatico e firme elettroniche, cosa cambia nel nuovo CAD 
di Giusella Finocchiaro, avvocato, docente di Diritto di internet e di Diritto privato, Università di Bologna

A differenza del CAD vigente prima della riforma, il legislatore ha disposto che il requisito della forma scritta è soddisfatto dal documento recante la firma elettronica semplice. Si torna alla versione del decreto legislativo 23 gennaio 2002, n. 10. Come allora, sarebbe dunque lecito chiedersi se il requisito della forma scritta sia richiesto ad substantiam oppure ad probationem. Sul punto il legislatore non ha dipanato i dubbi che erano stati precedentemente sollevati in relazione alla versione presentata a inizio anno. Permangono infatti margini di incertezza
Ecco i sei elementi "oscuri" del Cad. Manca: "Aspettiamo le regole tecniche" 
di Giovanni Manca, esperto di dematerializzazione e sicurezza ICT, presidente Associazione nazionale per operatori e responsabili della Conservazione Digitale

In questa sede vengono aggiornati i commenti ai 5 elementi critici dei quali avevamo scritto in un articolo precedente . Ne viene aggiunto uno, sorprendente per la sua collocazione e la sua formulazione. Naturalmente questi commenti non significano che questo nuovo CAD sia da buttare, ma che non sempre si riesce ad essere semplici ed efficaci. Ci si augurano interventi chiarificatori e adeguate regole tecniche
Cad, tutte le figure previste per la conservazione e la gestione dei documenti 
di Luigi Foglia a Francesca Cafiero Digital&Law Department, Studio Legale Lisi, Ufficio di Presidenza ANORC Professioni

Nonostante non fosse tra le principali materie oggetto di delega, è proprio la conservazione a ricusare uno dei contraccolpi più significativi nella revisione governativa del CAD , nonostante il parere negativo già espresso dal Consiglio di Stato
Conservazione documenti, l'ambigua definizione del nuovo Cad
di Maria Guercio, Università degli studi di Roma La Sapienza e presidente dell’Associazione nazionale archivistica italiana - Anai

Il testo approvato con D.Lgs 26 agosto 2016, n. 179 presenta nell’ambito circoscritto della gestione e conservazione dei documenti non poche difficoltà di comprensione, in parte dovute all’assenza di trasparenza che ha caratterizzato la sua elaborazione e alla mancanza di quel produttivo confronto con le amministrazioni, con le associazioni di settore e con gli operatori di mercato, che aveva invece caratterizzato il precedente decreto legislativo del 2010. Bisognerà riflettere ulteriormente e in modo più approfondito sul nuovo sistema di norme che ne deriva

La fattura elettronica è un tipo particolare di documento informatico e la conservazione delle fatture elettroniche è un obbligo che discente dalla vigente normativa in materia fiscale. In particolare, ad ulteriore conferma, l’obbligo di conservazione delle fatture elettroniche discende dalla Direttiva IVA, recepita con la normativa fiscale, pertanto il CAD non potrebbe neppure disporre diversamente
Ecco cosa cambia per la giustizia con il nuovo Cad 
di Valentina Carollo, avvocato e presidente del Centro Studi Processo Telematico CSPT

Fondamentale per il giurista è il principio di non discriminazione del documento informatico, introdotto da eIADS e ripreso dal CAD. In passato gli avvocati si sono scontrati con pronunce di inesistenza giuridica relative ad una notifica a mezzo PEC ovvero ad un deposito telematico sulla base del fatto che non erano state rispettate delle formalità previste dalle norme del processo telematico. Ebbene, ora queste pronunce sono contrarie al principio di non discriminazione del documento elettronico
Cad, la nuova vita dell'epayment pubblico 
di Roberto Garavaglia, Management Consultant & Innovative Payments Strategy Advisor

Il nuovo CAD apre ad una maggiore inclusione degli strumenti di incasso per la Pubblica Amministrazione alternativi al contante, introducendo il concetto di neutralità degli strumenti di pagamento digitale. Quali sono le novità, i dubbi e il cammino da percorrere ai fini di una concreta attuazione delle disposizioni
Nel nuovo Cad passi avanti sulla formazione digitale (ma non basta) 
di Morena Ragone, giurista, dottore di ricerca, esperta di diritti digitali, Direttivo di Stati Generali dell'Innovazione

Il testo del nuovo Cad riconosce le competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali come strettamente necessarie al responsabile dell'ufficio di transizione alla modalità operativa digitale. Si sottolinea l’importanza del tecnicismo-giuridico da parte di chi lavora nelle amministrazioni pubbliche, funzionario o dirigente che sia, con riflesso diretto ed immediato sulle politiche di formazione del personale, da una parte, e sui meccanismi di valutazione delle performance, dall’altro
Cad, un progetto di accompagnamento per le PA 
di Nello Iacono, Stati Generali dell'Innovazione

Uno dei principali meriti del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) è di indicare con chiarezza il cambiamento radicale che si richiede di realizzare alla Pubblica Amministrazione, ma le carenze sulla governance e l'attuazione mettono a repentaglio le possibilità di successo
Nel nuovo CAD l'alba di una nuova collaborazione tra le parti, ecco le novità
di Fernanda Faini, presidente Circolo dei Giuristi Telematici

Sotto il profilo del metodo, al fine di ampliare i canali di ascolto e avere supporto nella redazione del parere, è stata realizzata da Paolo Coppola (PD) un’ampia consultazione della società civile che ha portato i suoi frutti. Sono stati recepiti molti aspetti emersi in questo percorso, che tendono a rendere più aderente il testo ai principi e ai criteri direttivi della legge delega
Cad, perché c'è bisogno di formare i dipendenti pubblici 
di Robert Braga, dottore commercialista e presidente di PROdigiale

Non basta affidarsi solo alle soluzioni software presenti sul mercato: queste sono il mezzo e non il fine. C’è molto di più in gioco ovvero la conoscenza del significato di validità giuridica di un documento informatico e le conseguenze dannose (anche economiche) derivanti da una sua cattiva formazione, rappresentazione, conservazione

Sullo stesso tema si segnala
Gullo, CAD: "Ecco la via per le regole attuative" 
di Elio Gullo, presidenza del Consiglio-Funzione Pubblica

Servono modalità di transizione verso i regolamenti attuativi dei servizi fiduciari e sarebbe meglio un testo unico. E valutare la realizzabilità di piattaforme nazionali per gli aspetti trasversali e legati ai diritti di cittadinanza digitale. Così- scrive uno dei padri del CAD per Agendadigitale.eu- sarà possibile esprimere tutta la potenzialità innovativa e modulare del testo

Le iniziative FPA per Empowerment
Autunno 2016 in formazione. On line il calendario di FPA Academy Premium.Approfondimenti tecnici e normativi sui temi chiave che riguardano la Pubblica Amministrazione. Nuovo CAD, Codice degli Appalti, Privacy, Regolamento eIDAS e molto altro. In arrivo nuovi webinar di FPA Academy Premium: da ottobre a dicembre un calendario ricco di nuovi appuntamenti con docenti ed esperti
Parte Accademia PA: programmi di capacity building nelle amministrazioni. FPA lavora da anni per mettere a punto, proporre e aggiornare un programma di lavoro volto all’empowerment delle persone. Da qui nasce il dispositivo Accademia PA e, al suo interno, i singoli programmi EmPAwerment, da costruire insieme alla organizzazioni partner

Segnalazioni
Modello organizzativo innovativo. Le aziende sanitarie tra riduzione della spesa ed efficiente qualità dell'assistenza. Il 27 settembre FPA, in collaborazione con Wolters Kluwer-UpToDate, organizza un webinar dedicato all’analisi del Clinical Decision System (CDS). Un sistema di accesso unificato che coniuga la tracciabilità delle attività assistenziali alle migliori soluzioni basate sulla “medicina delle evidenze”
EHTEL eHealth Study Visit to Sicily. Il 26 e 27 settembre 2016, ISMETT e UPMC Italy, in collaborazione con EHTEL (European Health Telematics Associations), ospiteranno a Palermo il workshop dal titolo “Partnership for Innovation in Health care: Hot Spots in the Euro-Mediterranean area”. L’evento vedrà la partecipazione di un gruppo di esperti internazionali nel settore IT, tra i quali saranno presenti anche membri della Commissione Europea
Sicurezza informatica, tracciabilità, trasparenza e interoperabilità nei processi di appalto del settore pubblico. Martedi 11 ottobre FPA, in collaborazione con BravoSolution, organizza un incontro di lavoro riservato rivolto agli executive dei sistemi informativi, per affrontare il tema della digitalizzazione dei processi di appalto alla luce dell'entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti
Razionalizzare e semplificare l'IT della PA, per fare di più con meno. All'interno dell'evento HPE - Reimagine Roma 2016, FPA organizza la tavola rotonda dedicata al tema della razionalizzazione della infrastruttura digitale della Pubblica Amministrazione. Coordinata il tavolo Carlo Mochi Sismondi, Presidente FPA

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