Questo motto è di fatto la filosofia del
sindacato , perché noi rappresentiamo la collettività e i suoi indirizzi.
Alla luce di ciò riteniamo
che se i Sorani e gli altri cittadini del
Distretto “ C “ si impegnassero e qualche responsabile locale
assume atteggiamenti meno
“politici” rispetto ai personaggi di vertice che si degnano di venire a
farci visita , comprendendo che ciò non vuol dire che sposi la nostra causa,
104000 persone che chiedono con forza rispetto possono vincere ogni battaglia.
La nostra voce è apparsa
fuori dal coro e fatta segno a reprimende quando non abbiamo atteso la
Bianchi ¾ d’ora
per sentirsi chiedere un pro memoria dei bisogni non dei cittadini , non
del territorio ma solo dell’Ospedale , certamente una “captatio
benevolentia”
ESSENDO I PRESENTI TUTTI
SANITARI.
Oggi capiamo l’uso che ne ha fatto, come
quando abbiamo invocato prudenza sulla
natura della visita del ministro con le
sue esternazioni, visto che due giorni
dopo la visita, Zingaretti ignorando le cose esposte dal ministro, ha
tagliato altri 30/35 milioni alla nostra provincia .
Per essere chiari fino in
fondo abbiamo sempre ritenuto e rivendicato l’assunzione di personale in
incremento piuttosto che comprare prestazioni
esterne, come continuiamo a voler capire bene
la natura e i contenuti delle case della salute e dopo queste “perle” siamo tentati di concludere che con Zingaretti non è cambiato nulla , anzi
sta completando i decreti Polverini.
Esponenti politici e Gruppi stanno
denunciando gli scippi che si stanno facendo
a questa terra , INSIEME SI PUO’ affiniamo un’azione comune
e andiamo avanti con la
convinzione e quindi con la determinazione di chi ha ricevuto un torto e
conosce chi glielo ha fatto.
Malgrado gli autorevoli
interventi e i giochi delle tre carte , la riforma elettorale è la legittimazione di un sistema dittatoriale oligarchico dove
apparentemente i cittadini possono
scegliere e il Senato , progetto Renzi, ha meccanismi, se non ci si spiega
meglio, simili a quelli della Camera dei
Fasci e delle Corporazioni, che non erano il massimo della democrazia.
Noi della FNP- CISL che sul piano della democrazia sostanziale e
formale, abbiamo portato avanti grandi battaglie , rifiutando ruoli
subalterni a tutti gli integralismi, come ha più volte
ammonito il Seg.Gen. Prov. Antonio Angelucci : Nutriamo forti perplessità
sull’evoluzione del quadro democratico per cui eserciteremo fino in fondo il
nostro ruolo di controllo , senza fare sconti
a nessuno. Abbiamo sempre giudicato i governi dalle realizzazioni non
dalle chiacchiere”
La nostra conclusione è che
con i meccanismi di nuovo conio ritorniamo al Gattopardo : “cambiare tutto per non cambiare niente” anzi
“ strillare forte che si sta cambiando tutto senza cambiare niente.
GIORGIO pensaci tu…………
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