Finalmente in aula un provvedimento votato da tanti dei partiti presenti. (Forse tutti anche dal PD). La rete nazionale dei registri dei tumori.
Attualmente i registri sono in tutto 47 e sono 3 quelli speciali che non coprono però tutto il territorio nazionale, al Senato mercoledì scorso più tranquilli in aula, rispetto alle ore precedenti, sul punto discusso. È un paletto per il quale ripartire, se manca la buona volontà di una regione che non lavora nel senso giusto. (Nella regione Lazio, ad esempio non è chiaro, rispetto ad altre regioni la volontà di lavorare in tal senso si potrebbe avere di più. Il pericolo così è stato ed è di ritrovarsi registri di serie A e altri di serie B). I malati con questa rete verranno accompagnati, si dovrebbe tornare alla normalità, in aula dicono che torneranno alla normalità con i monitoraggi su tutto il territorio nazionale.
È un provvedimento importante, quindi, gli interessati saranno seguiti, un voto favorevole di tanti in aula. Una rete nazionale che prevede anche ricerca, prevenzione superando le basi locali estemporanee, le situazioni non chiare (a Frosinone di recente le polemiche in consiglio comunale tra una parte del Pd di Augusto Vinciguerra e il Movimento 5 Stelle di Fabrizio Pintori).
È un provvedimento importante, quindi, gli interessati saranno seguiti, un voto favorevole di tanti in aula. Una rete nazionale che prevede anche ricerca, prevenzione superando le basi locali estemporanee, le situazioni non chiare (a Frosinone di recente le polemiche in consiglio comunale tra una parte del Pd di Augusto Vinciguerra e il Movimento 5 Stelle di Fabrizio Pintori).
È un iter ormai completato, una rivoluzione che dalla discussione dovrebbe far pensare ad un nuovo percorso, che è stato fermo alla Camera nella passata legislatura con anni persi, ora c'è una legge che sta per arrivare. Il testo approvato in aula utile per studiare certe zone particolari del territorio italiano: si ricorda in aula la terra dei fuochi. (Ma l'elenco è abbastanza lungo).
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