10.12.18

Rifondazione comunista riparte da Sinistra Unita con Giuseppe Di Pede


RIFONDAZIONE COMUNISTA RIPARTE DA SINISTRA UNITA MA CON UN PIANO INDUSTRIALE

Un discorso che ha convinto tutti. L'Assemblea degli iscritti allargata a tutto il territorio e non solo di Sora. Una Lista unitaria a sinistra del Pd per le Europee. Non piace a Giuseppe Di Pede questa Europa. Adesso tre sono gli eurodeputati, si spera in una riconferma di almeno uno.

La relazione di Giuseppe Di Pede poi passa su Sora: "Bisogna agire", non nota il neo segretario di Rifondazione comunista, una opposizione a questa Amministrazione comunale. "Ma" riconosce che "nemmeno noi sappiamo fare opposizione adesso". 

L'unica cosa buona l'Asilo Comunale "Santucci" che c'era ora è stato distrutto e nessuno parla delle rette scolastiche. "Noi non dobbiamo portare acqua a nessuno", per il segretario comunale del partito della Rifondazione comunista, "c'è da iniziare un progetto che si deve allargare ma a partire da Sinistra Unita". E chiaro: "Senza Pd", dialogare con tutti ma dare una alternativa a questa città. Il profilo è dialogante, è chiaro che cerca una galassia attorno al partito e sta aspettando il prossimo report sulla disoccupazione che è drammatica, "c'e' da dare la risposta da sinistra ai cittadini sorani". Altrimenti: Fa un pronostico per le prossime elezioni comunali: "Pintori o Di Stefano junior".

(Per ilverdastro Di Pede vede un prossimo sindaco ma è ancora azzardato tra i colori giallo verde pensando al governo attuale. Ha ancora molto da lavorare in questi prossimi anni che ci separano dal voto con il leader di Sinistra Unita che si deve separare dal gruppo e iniziare a lavorare da solo).

Torniamo all'assemblea di domenica pomeriggio: "Bisogna partire", per Di Pede, "dal piano industriale per questa città perché il voto si ottiene da qui". Sulla segreteria del partito dice che va riconfermata e assieme al direttivo. Ad esempio ma non è il solo, Vittorio Ferrari, iscritto storico, da invitare sempre in qualità di comunista iscritto. Pensa così Di Pede, pensa a più riunioni allargate, si deve partire da qui allargando a iscritti e simpatizzanti.

Poi sui circoli locali: A Isola del Liri va ricostituita la sezione anche in vista delle elezioni comunali prossime. Sul sindacato, sulla comunicazione, su un giornalino da distribuire, su una bacheca da ripristinare in piazza, sulla discussione con tutti e ripartire dall'esperienza di Sinistra Unita.

Tante sono le cose da fare, arrivano così gli auguri di Luigi Pede al segretario per trovare una strategia. I saluti di Vincenzo  Belli della Spi Cgil che non si addendra nella discussione politica. Ma su cosa può fare Spi Cgil sul territorio, sulle pensioni bisogna fare sempre una domanda, ricorda, non è automatico. L'interesse c'è da parte del sindacato: "Informare sulle pensioni più basse con la prescrizione che è fissata in cinque anni". Si sta per aprire, o si sta cercando di aprire uno Sportello Sociale. Gli interventi di Vittorio Ferrari, Giovani Tedeschi e di Luigi Pede che condividono in pieno il discorso e  la relazione del segretario cittadino e che raccolgono alcuni spunti interessanti.

Paolo Ceccano, che ha chiuso l'assemblea, iscritto a Sora, è legato ad un partito sempre così piccolo e in sede piccole fin dal 1996 prima iscrizione. In città è stato fatto un passo in avanti, fa notare, gli iscritti crescono, si è interagito con molti altri compagni. Si sono riavvicinati compagni storici come lo stesso Giuseppe Di Pede. I risultati, ricorda, ottenuti in anni passati: piazza Annunziata, la Biblioteca comunale. "Il segretario c'è ed ha molte capacità", Paolo Ceccano riconosce il successo della stessa assemblea di questa sera riuscita anche se convocata nella prima data disponibile sotto le prime feste natalizie.

Guarda con positività a questa Sinistra Europea. Poi Paolo Ceccano passa alla situazione politica e amministrativa di Sora guardando un attimo al sindaco di Napoli. Il segretario provinciale dice che si sta crescendo guardando a de Magistris, ci guarda molto, "Napoli ha superato nel Pil culturale", ad esempio, "la città di Bologna". 

La mancanza di opposizione è generale, "a Sora l'opposizione manca perché nessuno in Italia sa fare opposizione". Il problema è quindi generale. Chi può fare opposizione a Sora, chiede, con le spartizioni delle poltrone a livello provinciale tra centrodestra e centrosinistra. Le critiche arrivano poi all'Estate Sorana, al Natale. "Dove stanno le manifestazioni?" La ricetta netta per il partito che dirige in provincia: "Tornare a fare manifestazioni e mettersi sotto il Comune col megafono". La conclusione è che: Si aspetta molto dal circolo di Sora.

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