A Frosinone ieri pomeriggio. L'incontro è servito anche per incontrarsi, fare il punto della situazione alla vigilia di una campagna elettorale e delle elezioni
Mario Antonellis di Cocida: "Naturalmente abbiamo approfittatto della circostanza
di ritrovarsi numerosi a Frosinone per pianificare, insieme ai legali, le
prossime mosse".
ECCO IL COMUNICATO STAMPA DELLA CONSEGNA FIRME
Abbiamo consegnato circa 6500
firme della petizione popolare che chiede la risoluzione contrattuale Acea. Ricordiamo
testualmente i termini della petizione sottoscritta da cittadini, utenti,
Consiglieri comunali e provinciali Assessori e Sindaci di tutto il territorio
della provincia di Frosinone.
“Tenuto conto del disservizio
generalizzato dei servizi idrici (S.I.) che da tempo ormai affligge il
territorio provinciale, riconducibile all’ATO5-Frosinone. Considerato che
questa inefficienza si protrae ormai da anni, cioè dall’avvento della nuova
gestione affidata alla Società ACEA ATO5 S.p.A., con casi conclamati di estrema
emergenza ambientale e sanitaria. Verificato che il sostanziale depauperamento
della qualità del servizio, con palesi diffuse gravi inefficienze, in questi
anni ha prodotto danni ecologici
sostanziali nonché disagi di ogni genere e che ciò è imputabile ad una gestione
a dir poco fallimentare da parte di ACEA ATO5 S.p.A. ;
SI CHIEDE DI
APPLICARE IMMEDIATAMENTE
le prerogative dell’articolo 34
della convenzione di gestione, sottoscritta tra AUTORITA’ D’AMBITO e ACEA,
ovvero attuare:
LA RISOLUZIONE DEL
CONTRATTO
per inadempienza del Gestore, con
la clausola risolutiva espressa ai sensi dell’art. 1456 del c.c.
Stante il permanere del
disservizio, l’opportunità di mettere in atto questa modalità di risoluzione da
parte dell’ATO, è divenuta una necessità. Le
condizioni ci sono tutte e non più derogabili. Esse sono ben specificate nel
Disciplinare Tecnico (ALLEGATO D della convenzione),
che indica testualmente come si debba operare in tal senso, per “inadempienze
di particolare
gravità, e cioè quando il Gestore non abbia posto in essere il servizio alle
condizioni fissate dal Disciplinare Tecnico, e si
sia verificata la interruzione generale del servizio acquedotto o di quello di
smaltimento delle acque reflue per
una durata
superiore a tre giorni consecutivi, imputabile a colpa o dolo del Gestore, a
giudizio insindacabile dell’ATO”.
E’ il momento di far rispettare
le regole, estromettere l’ACEA dai nostri territori e ritornare alla gestione
pubblica dell’Acqua. Estromissione che sulla base della stessa convenzione
garantisce anche la continuità del servizio, nella fase di transizione, fino a
nuova gestione e tutela assolutamente i lavoratori del comparto. Se non ora
quando ?”
Molte altre firme sono state
raccolte e solo per problemi logistici non le abbiamo potute collezionare ma se sarà
necessario consegneremo anche quelle. La sostanza non cambia.
Al presidente reggente della
Provincia Patrizi è stato consegnato il faldone con le firme ed in calce la richiesta di convocare
urgentemente una Assemblea dei Sindaci con un unico punto all’ordine del Giorno: Risoluzione contrattuale
ACEA Ato5 S.p.A. in base alle prerogative dell’art. 34 della convenzione di gestione. E’
iniziata la campagna elettorale e il movimento dell’acqua pubblica è in prima
linea a chiedere che si ponga fine ad uno scandalo quello dei S.I. che si
protrae ormai da anni. Sarà ancora una volta il tema dominante della campagna
elettorale soprattutto a valenza Regionale. E’ il momento in cui i Sindaci su
sollecitazione dei cittadini saranno chiamati ad assumersi la proprie
responsabilità e non ci venissero a dire che l'urgenza può essere rimandata a
dopo le elezioni. La gente esasperata dalle condizioni di un sevizio che fa
acqua da tutte le parti e da bollette da usura, in cui vengono addirittura
addebitati anticipi di consumo, non capirebbe. Un ringraziamento a tutti i
cittadini, comitati, movimenti e attivisti di diversi schieramenti politici che
hanno supportato la raccolta firme e che vigileranno affinché si concretizzino
le richieste della petizione. Una nuova testimonianza che le battaglie che
riguardano il bene Comune per eccellenza prescindono dagli orientamenti
politici e non sono condizionabili dai poteri forti.
* Frosinone 22 gennaio 2013. CO.CI.D.A.
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