di Egidio Paolucci *
A Umberto Celani per il suo Editoriale di oggi: ‘ La Chiesa deve essere la Chiesa’.
Voglio esprimere piena adesione ai
sentimenti che ha espresso nella breve ma efficacissima riflessione. Anche
perché mi riconosco nel percorso formativo della Gioventù Cattolica – GIAC – e per un tempo in cui la Comunità
Ecclesiale difendeva valori essenziali minacciati più che uomini e parti
politiche. Almeno così si percepiva allora l’esperienza associativa.
Ma soprattutto la nostalgia per quella
Chiesa conciliare ed aperta prende il volto di sacerdoti – Padre Paolino o
altri -, che vivevano con noi , ragazzi e giovani, e spendevano il loro tempo a
‘dialogare’ orientandoci ed educandoci. E’ questo, che mi pare sia venuto meno
– salvo rare eccezioni – in uno stile ecclesiale odierno frettoloso e
superficialmente episodico. In cui spesso gli interessi mondani e il
formalismo prendono il sopravvento sul fascino della meditazione
culturale e spirituale.
E la disaffezione giovanile dilaga
nell’indifferenza e spesso nell’angoscia…
Per valorizzare l’efficacia della sua
riflessione di Giornalista Cristiano credo si debba porre attenzione
all’ammonimento del Cardinale Martini – in Conversazioni
notturne a Gerusalemme : “ Mi angustiano le persone che non pensano, che sono
in balìa degli eventi. Vorrei individui pensanti. Questo è l’importante…”. O
ancora considerare l’incipit dell’ultimo
libro di Don Andrea Gallo – Come un cane
in Chiesa: “ Le parole di Gesù sono sovversive, indomabili, rivoluzionarie:
soffocano nelle sagrestie e respirano sul marciapiede”.
Con amicizia
e ammirazione.
* Sora 8 Gennaio 2013 La risposta di Egidio Paolucci ad Umberto Celani.
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