11.1.13

"Incontri culturali di ampio valore a Sora, in due distinti giorni, su Cesare Baronio e S. Domenico Abate

"Entrambe le iniziative, a distanza di due giorni l'una dall'altra, rappresentano una importante pagina di approfondimento e di grande valenza culturale, storica, religiosa  e sociale per il nostro territorio. Due veri eventi, appunto. Al centro dei due incontri si pongono le "Figure" delle "Eccezionali Personalità" che hanno dato e continuano a dare lustro, onore e testimonianza del loro "messaggio" cristiano: il Venerabile Cesare Baronio e S. Domenico Abate".

di Gianni Fabrizio *
Per iniziativa del Centro di Studi Sorani “Vincenzo Patriarca” Cesare Baronio tra santità e scrittura storica Martedì 15 gennaio 2013 la presentazione presso la Biblioteca Comunale di Sora di Gianni Fabrizio
Martedì prossimo,15 gennaio 2013, alle ore 16,30, presso la Biblioteca Comunale di Sora, Villa S. Chiara, Via Deci,n.1, nell’ambito degli incontri promossi dal Centro di Studi Sorani “V. Patriarca”, si terrà la presentazione dell’opera ”Cesare Baronio tra santità e scrittura storica”. Apriranno i lavori il preside Luigi Gulia e lo storico Stefano Zen, dirigente scolastico dell’Istituto Enrico De Nicola di Napoli. Interverranno i curatori del libro,Giuseppe Antonio Guazzelli, dottore di ricerca in Agiografia; Raimondo Michetti, docente di Storia medievale presso l’Università di Roma Tre; Francesco Scorza Barcellona, ordinario di Storia del cristianesimo e delle Chiese presso l’Università di Roma. I saggi inseriti e riuniti nel volume indagano il rapporto tra santità e scrittura storica nella produzione di Cesare Baronio, nato a  Sora nel 1538 e morto a  Roma nel 1607, prete oratoriano e successivamente cardinale, proponendosi di rispondere a due interrogativi collocati sul crinale che unisce e separa, all’inizio dell’età moderna, la storia e la teologia. Il primo riguarda i parametri utilizzati per stabilire la verità storica nel periodo oggetto della sua attenzione, dalla Chiesa antica a quella medievale. Baronio fu incaricato dalla Curia romana di replicare con gli Annales Ecclesiastici alle protestanti Centurie di Magdeburgo e, all’interno della riforma liturgica postridentina, di assumere un ruolo decisivo nella redazione del Martyrologium Romanum. Oggetto degli studi sono anche i modi con i quali l’accertamento storico-filologico del documento e le problematiche della storiografia umanistica si siano o no saldate con la necessità di riaffermare, dopo la Riforma protestante, il primato di Roma. Il secondo riguarda la sua attività diplomatica e gli effetti concreti sulla sua scrittura storica: dal confronto con la Corona di Spagna fino ai rapporti con Venezia, dall’azione a favore della Corona francese all’attenzione verso l’Europa orientale. Nel complesso, dai saggi emerge il superamento della polemica storiografica odierna sulla Controriforma, tra denigrazione ed esaltazione del Baronio, per ricollocare il suo lavoro nel cantiere della ricerca storica tra i secoli XV e XVIII. Il volume è suddiviso in quattro sezioni: 1) Storia e santità nelle opere di Cesare Baronio (contributi di Simon Ditchfield, Mario Mazza, Marina Benedetti); 2) Biografia e agiografia (contributi di Giuseppe Antonio Guazzelli, Giuseppe Finocchiaro, Tommaso Calò, Francesco Scorza Barcellona, Sara Cabibbo e Carmela Compare; di particolare interesse la documentazione prodotta da Edoardo Aldo Cerrato, da pochi mesi vescovo di Ivrea, sul processo di beatificazione di Cesare Baronio dall’introduzione della Causa ai giorni nostri); 3) Baronio in Europa  (contributi di Stefano Andretta, Paolo Broggio, Giovanna Brogi Bercoff, Andrea Ceccherelli, Manfredi Merluzzi, Bernard Dompnier); 4) Tra iconografia e archeologia (contributi di Lucrezia Spera, Ingo Herklotz, Alessandro Zuccari). Un incontro culturale importante per il territorio e per la gigantesca dimensione che va, sempre di più, assumendo il cardinale sorano, per tornarne a parlare e rinvigorire gli auspici e  le attese per la sua santificazione.

Presso l’Abbazia giovedì  17 gennaio alle ore 17.30 nella Sala “R. Courrier” La tradizione storica di S. Domenico di Sora. Iconografia Fonti Luoghi Presentazione degli Atti dei Convegni del Millenario di fondazione dell’Abbazia

di Gianni Fabrizio *

Un altro impegno mantenuto dalla Comunità Monastica di S. Domenico Abate di Sora. Infatti giovedì 17 gennaio 2013, alle ore 17.30, presso l’Abbazia, nella Sala “Riccardo Courrier”,  verrà presentato il volume:”La tradizione storica di S. Domenico di Sora. Iconografia Fonti Luoghi”. La pubblicazione contiene gli “Atti” dei Convegni del “Millenario” di fondazione dell’Abbazia (1011 – 2011). Un libro veramente ricco di contenuti religiosi, culturali, storici, artistici,umani e sociali. Della copertina del libro è artefice il maestro d’arte Gabriele Pescosolido che ha utilizzato una foto di Nicola Giuseppe  Smerilli,scattata appositamente. L’opera, curata dal preside Luigi Gulia,  sarà presentata da Paolo Golinelli, Professore  ordinario di Storia Medievale,presso l’Università di Verona. Il lavoro contiene la prefazione di Mariano Dell’Omo,l’introduzione di Federico Farina, Sante Bianchi,Felice Calò e gli scritti di Faustino Avagliano,Giovanna Coppola,Luigi Gulia, Stefania Mezzazappa e di  John Howe tradotto da Angela Bianchi. Come curatore dell’opera, il preside Luigi Gulia in una nota ha affermato:“Sono raccolte in questo volume le relazioni presentate nei convegni di riflessione storica promossi nel Millenario della fondazione dell’Abbazia di San Domenico di Sora, che la tradizione fa risalire all’anno 1011. Il titolo del libro conferisce unità tematica alle parti che lo costituiscono: il valore e il significato della prima ricognizione iconografica del Santo; il complesso itinerario critico delle fonti agiografiche (il testo integrale latino della Vita di Sora è riproposto con traduzione a fronte); la fisionomia dei luoghi e del paesaggio nei quali Domenico abate ha lasciato viva impronta della sua testimonianza spirituale e della sua azione pastorale. Il saggio di John Howe su Baronio e san Domenico arricchisce il volume di un contributo recente dello storico americano autore della biografia critica del Santo oggi più accreditata”. Ecco invece, due passi tratti dalla prefazione di dom Mariano Dell’Omo, monaco di Montecassino, professore di Storia del Monachesimo occidentale nel Pontificio Ateneo S. Anselmo, nonché di Paleografia e Diplomatica nella Pontificia Università Gregoriana:”La tradizione storica di S. Domenico di Sora è strettamente connessa con l’ambiente spirituale e culturale di Montecassino nel pieno dell’età desideriana (1058-1087), quando all’esemplarità e vitalità del rinnovamento artistico ed architettonico impresso dall’abate Desiderio all’antica abbazia, corrisponde specularmente un’intensa produzione letteraria, dalla quale emerge tutta la pluriforme ricchezza degli orientamenti religiosi, ecclesiastici e politici con i quali di volta in volta i monaci e letterati cassinesi di quel tempo seppero interpretare il ruolo epocale che la storia assegnava alla domus cassinese nel momento della riforma della Chiesa e della sua sofferta tensione ad una ripristinata libertà nel conflitto tra Sacerdotium  e  Imperium…In Domenico come in altri esponenti della storia monastica europea dei secoli XI-XII, eremitismo e cenobitismo, monachesimo tradizionale e fondazioni più recenti, in una parola antico e nuovo monachesimo erano quindi compresenti e operanti nel medesimo periodo», talché il paradigma orientale del deserto si fa luogo isolato, monte, bosco, distesa pianeggiante, ma pur sempre con addentellati nelle comunità e nei centri abitati vicini”.

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