13.1.13

I Radicali rischiano di non entrare in Parlamento e nemmeno alla Regione Lazio. Sergio Cippitelli candidato con Zingaretti

I due consiglieri uscenti alla Regione Lazio non hanno trovato una apertura da parte del centrosinistra e di Zingaretti che ha chiuso la porta. 

I due esponenti del partito e della lista di scopo “Amnistia Giustizia e Libertà", con Marco Pannella ed Emma Bonino candidati, ma con altri esponenti della società civile è stata presentata già (ma andranno da soli). 

Rossodivita e Rocco Berardo per ora sono fuori dalla regione, i due che hanno determinato la crisi alla Regione Lazio, hanno svelato come venivano usati i soldi dei cittadini (il denaro pubblico) e determinato il terremoto politico-amministrativo con le nuove elezioni del 24 e 25 febbraio. I due Radicali non rientreranno forse, ma c’è Sergio Cippitelli, del Pdl, che è entrato nella lista civica di Nicola Zingaretti.  

Ci sono poi, rumors che danno addirittura nel listino di Zingaretti due editori della provincia di Frosinone e di Latina
Sono Zeppieri e Sciscione che dovrebbero essere candidati col centrosinistra. Altre due candidature che non piacciono in Ciociaria.


Quella di Sergio Cippitelli è una candidatura che ha a fare col territorio ma è sbagliata perché Cippitelli, sindaco di Broccostella e Presidente del consiglio provinciale, è del Pdl. Lunedì, domani, abbandona la “presidenza dell’Assise” e quindi anche il centrodestra, il Pdl. Anche l’amministratore comunale e provinciale, della valle di Comino, ha capito il meccanismo. Critica il Pdl e l’amministrazione della Polverini che è stata “inefficiente nella sua azione”. Fa però un elogio al prossimo candidato alla presidenza del centrosinistra che “farà risorgere la Regione Lazio”. E lui gli sarà accanto. 

Questa vicenda sta ancora una volta a testimoniare (tra le altre cose) che anche le Province sono inutili e da eliminare ma nessuno lo ha voluto in Parlamento. E l’Europa ancora non lo dimentica e ce lo ricorderà prima o dopo. Forse. 

E a S. Donato V. Comino c’è un nuovo terremoto. Questa volta è politico. Nel Pd locale c’è già malumore appena si è sparsa la notizia. Sabato pomeriggio. Di ufficiale non c'è ancora nulla ma le riunioni si stanno già organizzando. (Più o meno carbonare). Si vuole uscire però con una protesta ufficiale. Nella valle di Comino il Pd ha un seguito famoso consolidato negli anni. In tutta la valle la base del partito non riesce a capire questo passaggio. Ma nemmeno nel sorano. Non c’è coerenza per molti iscritti al Pd. Con questa scelta il partito del centrosinistra sarà penalizzato ed in molti non lo voteranno più.  

La foto del paese di S. Donato Val Comino è su: www.bandierearancioni.it  

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