Ricorrenze sorane nel
mese di gennaio 2013
Gennaio a Sora e le ricorrenze
tra fede, cultura e tradizioni. Un mese ricco di anniversari, cerimonie, appuntamenti,
incontri.
In molti, ci hanno richiesto di ricordare, come negli scorsi anni, gli anniversari, le cerimonie, le occasioni di incontri e gli appuntamenti che, per
tradizione o per antica consuetudine, si ripetono puntualmente a Sora in questo
mese di gennaio, insieme ad altre iniziative di rilievo. Lo facciamo
volentieri. Sicuramente mancherà qualcosa, ma
questo è un elenco di momenti che “sanno” del profumo di “casa nostra”.
Tutti con una forte e caratteristica valenza dal tipico “sapore
locale”. Ce ne saranno tanti altri, ma mettiamo in evidenza alcuni, tra i più
significativi.
Intanto c’é la “Befana” il giorno sei; una cara e vecchia festa per piccoli e grandi, ma vigilia, per il mondo della Scuola, del
ritorno sui banchi.
Il 12 gennaio, si ricorda quando nel 1745, papa Benedetto XIV,
conferì al cardinale Cesare Baronio il titolo di ”Venerabile”. Ora nel 2013, a 268 anni di distanza, dobbiamo
augurarci che riprenda vigore la “causa di Canonizzazione”, “attesa l’importanza, nella storia e nella
spiritualità filippina, del grande sorano, discepolo di S. Filippo Neri”.
Il
13 gennaio ricorre il 98° anniversario del terribile terremoto del 1915, quello
della “Marsica”, quando alle 7,30 del mattino furono sufficienti pochi secondi
a distruggere l’80 per cento dell’abitato
sorano, con decine di vittime. Una lapide sulla facciata esterna del
Comune, lungo il Corso Volsci, ricorda quel tremendo evento.
Il giorno 17, si
ricorda “S. Antòne Abate”, nella tipica chiesetta che domina Sora. E’ il motivo
per una passeggiata lungo il costone del
monte di S. Casto ed un veloce assaggio di “ciùsce”,
il misto di frutta secca. In questi tempi la statua di “S. Antòne” è “momentaneamente” ospite della chiesa di
S. Restituta e di mons. Bruno Antonellis. Crediamo che attenda anch’essa con
ansia, e così anche molti suoi fedeli, di
fare al più presto ritorno nella sua splendida chiesetta, ancora in restauro.
Sarebbe anche un modo di rispettare la memoria dell’avv.to Domenico Di Passio. Lo stesso giorno del 17, la sezione del Club
Alpino Italiano celebra la sua “festa” che trova la naturale conclusione con la caratteristica
“cena dello scarpone”, al canto di cori alpini e di tanti ricordi per una delle
più prestigiose associazioni sorane.
Dal 18 al 25 gennaio si terrà la
“Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”. In questo inizio del 2013 la
Chiesa invita a riflettere sul testo del profeta Michea, che nei primi versi
così recita:“Quale offerta porteremo al Signore, al Dio Altissimo, quando andremo
ad adorarlo?”.
Il 20 gennaio sono in festa i vigili urbani. Ricordano il
loro patrono, S. Sebastiano e con quelli
in servizio, si ritrovano gli ex vigili in pensione.
Tante bancarelle di “ciùsce” anche il 22 gennaio presso la
Basilica di S. Domenico Abate, l’Abbazia che dà “il benvenuto” a chi entra a Sora, ai
confini con Isola Liri, e che ora conta
i suoi “1001” anni di vita.
Il 24 gennaio sono i giornalisti in festa per la ricorrenza di S. Francesco
di Sales, patrono degli operatori della comunicazione.
Il 27 gennaio è il
“Giorno della Memoria”, si ricorda la “Shoah” e tutte le Scuole organizzano
momenti di riflessione sulla tragedia dello sterminio degli ebrei. Ancora
bancarelle il 27 gennaio presso la chiesetta di S. Giuliano ed il 31 in quella di S. Ciro. Anche qui “ciùsce”, giostrine, luminarie,
processione e momenti di fede e di sano
folklore.
Ricordiamo pure gli incontri culturali a cura del Centro di Studi
Sorani “V. Patriarca”, presso la Biblioteca Comunale, nei seguenti giorni: il
15 con Luigi Gulia e Stefano Zen, il 18 con Roberta Conte, il 22 con Ivano
Capocciama, il 25 con la presentazione del libro di Geoges Bensoussan ed il 29 gennaio con Augusto Cinelli.
Ecco un mese
ricco di occasioni di festa e di riflessione per i sorani. Momenti che sono indicatori di vecchie e nuove tradizioni che pure si rinnovano, ma sempre
fedeli a mantenere vivi quei valori schietti, veri e sinceri che hanno da sempre caratterizzato
lo spirito specialissimo ed inimitabile della “soranità” . Allora, “buon Gennaio!”a tutti.
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