Domenica
27 gennaio alle 18 al PalaGlobo “Luca Polsinelli” la gara più importante. La sfida
al vertice tra la prima in classifica e la seconda del campionato di Pallavolo
Serie A2.
Alla conquista del Castello.
Il Sora dopo la battuta di arresto a Corigliano.
Un incidente di
percorso considerato da tutti i tifosi che ricordano ora: “i ragazzi mai come
adesso hanno bisogno di noi!”
ALBERICO VITULLO: “QUESTA E'
LA PARTITA TRA LE DUE PRIME”! *
Un inizio settimana davvero
particolare per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora che ha pochi giorni
a disposizione per mettere a punto il lavoro e lo studio di mesi per affrontare
la partita più dura della regoular season, quella dello scontro diretto che la
vedrà contrapposta domenica alle ore 18,00 tra le mura amiche alla Gherardi SVI
Città di Castello. Chi è la Gherardi lo sanno bene in molti ma il Direttore
Sportivo sorano, Alberico Vitullo, ha provato ed è riuscito a farcela vedere in
un'ottica tutta sua spiegandoci qual'è la sua idea su Città di Castello.
Prima di farci aprire la
mente dal Ds con le sue metafore e similitudini, è doveroso fare un passo
indietro e tornare al match di Corigliano della scorsa domenica dove lo stop
che si sono concessi Paolucci e compagni ha cambiato carte e motivazioni in
tavola.
“Ci dispiace moltissimo che
la partita con Corigliano sia andata male – ci spiega Vitullo -, anche se dopo
otto vittorie consecutive è preventivabile non tanto sicuramente un regresso
tecnico ma quantomeno quello psicologico dei ragazzi. Altro fattore preventivabile
è cadere su un campo come quello di Corigliano che anche in questa stagione
conferma di essere davvero caldo e difficile, infatti il PalaCorigliano è stato
espugnato solo da Ortona alla prima gara casalinga di campionato per 3-1 e
proprio dal Città di Castello in tre set. Di conseguenza il Caffè Aiello si è
imposto davanti al suo pubblico, oltre che su Sora, anche sulle nostre
immediate inseguitrici Molfetta e Atripalda”.
“Molte persone ci hanno
chiesto cosa fosse successo a Corigliano e io in primis rispondo parlando delle
piccole problematiche interne che abbiamo avuto. Queste ovviamente non vogliono
essere delle giustificazioni alla sconfitta perché la gara i ragazzi di coach
Torchio se la sono meritata, ma solo delle motivazioni che vanno ad aggiungersi
agli errori commessi dai nostri per compromettere l'incontro. Ci tengo a fare i
miei complimenti a Marco Santucci e Federico Marretta che hanno disputato una
partita di alto livello. Nel primo set ha giocato bene anche Padura Diaz che
poi si è contenuto facendo venire fuori Santucci, bravissimo soprattutto in
ricezione e nella quadratura della squadra, e Marretta che in tre set ha
totalizzato 23 punti con una percentuale di perfezione molto alta. Comunque,
tornando a noi, siamo scesi in campo senza Mazzone che in questo momento è per
noi un giocatore fondamentale che purtroppo ha dovuto fare i conti con un po di
mal di schiena. In settimana, in allenamento abbiamo patito la mancanza
dell'acciaccato Siltala che ancora non si è ripreso completamente dal dolorino
al ginocchio anche se in via di guarigione come hanno confermato i test e i
controlli svolti lunedì pomeriggio. E infine la tegola influenza per Paris e
Patriarca che in settimana erano febbricitanti e che hanno poi trascinato i
postumi fino al week end Calabro”.
“Partendo dal presupposto
che la gara con Città di Castello è importante per tutti e due i club ed è per
antonomasia “La Partita”, con i tifernati che verranno a Sora per chiudere il
campionato e con Milushev e compagni che li aspetteranno al PalaGlobo per
battere la capolista, la partita della prossima domenica sarà un big match tra
le due prime. Andando a ripercorrere il cammino fin qui condotto dalle due
squadre, la Gherardi SVI ha vinto tutte le gare disputate in regoular season,
ben quattordici, ha battuto tutti i team del torneo di Serie A2 quindi è la
prima della classe nel campionato del pianeta Marte. Sora invece con i suoi
trentatré punti guadagnati dopo undici gare vinte e quattro perse, inserita
nello stesso girone di Città di Castello le è seconda a sette lunghezze di
distanza, mentre nel campionato del pianeta Terra è prima. Città di Castello
prima nel campionato di Marte, Sora prima in quello terrestre.
Mettendo da parte questo
bizzarro pensiero che mi viene in mente quando mi soffermo sui tifernati, loro
stanno avendo un rullino di marcia di tutto rispetto e io spero che magari, per
la legge dei grandi numeri, Sora sia per loro un campo difficile dove spero ne
escano senza punti. Se dovessero fare risultato anche dal PalaGlobo, allora il
campionato può ritenersi virtualmente chiuso per quel che ne riguarda la
vincitrice diretta. Perché poi, con le sole otto gare che mancherebbero alla
Globo alla fine del torneo, e le loro nove in quanto già hanno osservato il
turno di riposo, sarebbe veramente difficile recuperare dieci punti sulla prima
alla luce anche del loro passo standard. Sarà sicuramente una bellissima
partita dove spero che il risultato tecnico dia alla società la soddisfazione
di battere una squadra che fino a oggi in campionato non ha conosciuto rivali,
e di farlo per la seconda volta in otto gare disputate nei quattro anni di
permanenza in serie A2 del Sora. Tutto questo però sarà molto difficile e molto
duro, basta guardare i numeri, le statistiche della loro scorsa partita contro
Padova per vederne l'importanza soprattutto nelle percentuali d'attacco di
tutte le bocche di fuoco compresi i centrali.
“Città di Castello vince
sempre perché ha trovato l'equilibrio giusto, l'amalgama del gruppo. In un team
già rodato e buono qual'era quello dello scorso anno, sono stati inserito
elementi di assoluto valore tecnico come Van Walle e lo stesso Fromm, e anche
Braga che è un centrale sicuramente di categoria. Loro sono arrivati alla fine
di un progetto che li vede ora primi in classifica ma penso che sia un
programma partito da molto lontano. Sono diversi anni che Città di Castello
lotta e sta nelle prime posizioni delle classifiche di serie A2 quindi se
dovesse finire così, con loro che arrivano primi alla fine della regoular
season e vincono direttamente questo campionato, lo hanno indubbiamente
meritato per tutto quello fatto quest'anno ma anche in quelli precedenti. Il
merito, dal mio punto di vista, non è e non sarà solo quello tecnico, degli
atleti, ma anche quello della società che ha saputo investire negli anni e dare
fiducia alle persone giuste, e dello staff e dirigenti che hanno svolto nel
miglior modo possibile il proprio lavoro. Perché una vittoria del genere è
merito di tutti”.
* Sora 23 gennaio 2013. Carla
De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora. Foto
di Mirko Saccucci.
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