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18.1.13
NICOLA ZINGARETTI: CON MARCO PANNELLA UN ACCORDO PUO’ ANCORA ESSERCI
Questa mattina Zingaretti alla radio intervistato a Radio 24
Trasparenza, facce nuove, faranno la differenza.
Il presidente della provincia di Roma che ha tagliato il debito con un “rigore francescano” ma l’ente va verso il taglio, la provincia di Roma va verso la scomparsa perchè l’area vasta romana la ingloberà. Un ente governato bene, dice Zingaretti, e sui Radicali poi continua che il discorso è ancora aperto. Ci sono ore decisive, le prossime. I consiglieri uscenti non si sono potuti ricandidare e ora ci saranno solo facce nuove.
(Anche se qualche polemica è arrivata nelle province di Frosinone, Latina, Roma. A Frosinone c’è il caso Zeppieri, a Latina il caso Sciscione e a Roma il caso di Baldi, ex capogruppo di Forza Italia e An al Comune che si candiderà, come ormai sembra, nelle file del Pd).
I Radicali stanno comunque raccogliendo firme in tutta Italia da presentare il 21 gennaio, ci sono i banchetti e c’è l’accordo con Francesco Storace per ora. Un accordo che però non piace a tutti, nella stessa galassia radicale. Francesco Storace che vede bene questo accordo perché i due Radicali li vuole in regione “per controllarmi”. Anche in Lombardia il mancato accordo tra Radicali e centrosinistra viene considerato un errore. Non piace la proposta di inserire l’aminstia nel programma. Ma viene obiettato che alle regioni la materia non è di competenza. Si poteva ragionare diversamente ma rimane il tema delle carceri italiane che sono nelle condizioni tante volte fatte conoscere dai Radicali. Radicali che per ora non stanno nelle coalizioni che vogliono cambiare le regioni Lombardia e Lazio. Regioni che devono diventare di nuovo pubbliche e non private. Ma la partita non è ancora chiusa, anche nel Lazio per Zingaretti conferma che ci sono ancora dei margini di accordo.
Sulla sanità ci sono tre cose da fare per cambiarla. Per Zingaretti c’è la riorganizzazione delle strutture, ci sono le spese e i costi negli ospedali, le case della salute attorno agli ospedali e la scelta dei dirigenti anche col notaio se serve. La politica deve scegliere i manager ma in base a dei curriculum. Sulla sanità ci sono i problemi ancora non risolti dei codici verdi e dei ricoveri. In Emilia Romagna si sta un solo giorno in ospedale, nel Lazio invece si resta tre giorni per gli stessi casi.
I consiglieri regionali uscenti che hanno fatto la scelta delle primarie e ora sono candidati per il Parlamento, sono stati scelti dai cittadini con le primarie. Una scelta che non si poteva censurare, per Zingaretti. Esterino Montino sta facendo una battaglia per diventare sindaco a Fiumicino. Poi ci sono gli altri; c’è Astorre, c’è Scalia, c’è Valentini, c’è Lucherini, c’è Di Stefano. I consiglieri regionali uscenti del Pd hanno sbagliato, lo riconosce Zingaretti, perché non hanno denunciato subito quello che stava accadendo alla Regione Lazio ma poi si sono dimessi in massa determinando le nuove elezioni. E hanno chiesto scusa pubblicamente. Per Nicola Zingaretti cambierà tutto in regione con le sue liste e le componenti di centrosinistra.
Anche con Antonio Ingroia c’è stato un lungo incontro, non si è arrivato a nessun accordo ma c’è stata la decisione di non farsi nessuna “guerra” prima del voto se ne riparlerà dopo. C’è un patto di non belligeranza, si tratterà ma dopo il voto e si arriverà ad un situazione favorevole. Zingaretti sicuro su questo, poi continua sugli sprechi e sui costi della politica. Con la Rete ora è possibile far sapere e conoscere quanto si spende e come.
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