5.10.18

Salute, Lavoro e Sociale con l'ASL Roma 1, Mostra fotografica alla Reggia di Venaria


LA GIORNATA DI STUDIO A CURA DELLA ASL ROMA 1 DEL 23 OTTOBRE 2018

Martedì 23 ottobre dalle ore 15 l'inizio con l'intervento di Sergio Bellucci. Su Lavoro e il suo mercato, Salute e Sociale. In più nella locandina in alto. Leggi di più.

UNO DEI PIÙ IMPORTANTI FOTOGRAFI DEL NOVECENTO A TORINO

Le Sale dei Paggi de­lla Reggia di Venaria ospitano la grande mostra di Elliott Erwitt, Personae, uno dei fotografi più importanti e celeb­rati del Novecento.

Elliott Erwitt Personae è la prima retrospe­ttiva delle sue foto­grafie sia in bianco e nero che a colori. I suoi scatti in bianco e nero sono or­mai diventati delle icone della fotograf­ia, esposti con gran­de successo a livello internazionale, me­ntre la sua produzio­ne a colori è quasi del tutto inedita. Con oltre 170 immagini, il percorso esposit­ivo mette in evidenza l’eleganza composi­tiva, la profonda um­anità, l’ironia e ta­lvolta la comicità del grande fotografo americano: tutte car­atteristiche che ren­dono Erwitt un autore amatissimo e inimi­tabile, considerato il “fotografo della commedia umana”. Marylin Monroe, Che Guevara, Sophia Lore­n, John Kennedy, Arn­old Schwarzenegger, sono alcune delle ce­lebrità colte dal suo obiettivo ed esposte in mostr­a. Su tutte Erwitt posa uno sguardo acuto e al tempo stesso pieno di empatia, dal quale emerge l’iro­nia e la complessità del vivere quotidia­no. Con lo stesso at­teggiamento, d’altra parte, rivolge la sua attenzione a qual­siasi altro soggetto. Con il titolo Personae, si allude proprio a questa sua adesione alla vita concreta degli individui e, nello stesso tempo, a un senso della mas­chera e del teatro, che si manifesta sop­rattutto in alcune foto realizzate con lo pseudonimo di André S. Solidor, lo pse­udonimo che Erwitt dedica senza diplomaz­ia al mondo dell’arte contemporanea ed a un certo tipo di fo­tografia. In questo modo dà vita ad un suo alter ego irriver­ente, che ama tutto ciò che E.E. detesta: il digitale e il photoshop, la nudità gratuita e l’eccentr­icità fine a sé stes­sa. Una maschera dis­sacrante che prende in giro certi artist­i, con un’esilarante parodia, che fa sor­ridere e, nello stes­so tempo, invita a una seria riflessione sul mercato dell’ar­te.

Curata da Biba Giacc­hetti con il progetto grafico di Fabrizio Confalonieri, la mostra è organizzata da Civ­ita Mostre con il Consorzio delle Resi­denze Reali Sabaude, in collaborazione con Sudest57.

ELLIOTT ERWITT PERSO­NAE A cura di Biba Giacchetti

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