18.1.19

La Violetta di Santa Gertrude nell'anniversario del terremoto del 1915


"La Violetta di Santa Gertrude", edito da "Il Saggio", una piccola casa editrice di Eboli, è il libro presentato a Sora dopo la deposizione di un cuscino di fiori in corso Volsci sotto la lapide posta sulla facciata del palazzo comunale.

Nella foto: L'Assessore Gemmiti ha sostituito il sindaco con la fascia tricolore. 

L'autrice Flavia Falcone, addetta stampa del comune di Eboli, racconta un evento vero; la Violetta è poi la madre dell'autrice. Uno spaccato della storia di Sora ricordato anche di recente quando d'estate l'autrice è tornata a Sora accolta bene nella sede comunale.

Il libro scritto nelle notti terribili passate dall'autrice, un romanzo che i sorani dovrebbero leggere tutti. Fin dai primi capitoli il racconto prende il lettore, c'era già la povertà nella nostra città. Notizie vere con fatti veri, un libro fatto suo dall'editore, Giuseppe Barra, che ha già pubblicato ben 600 libri. Può sembrare anche un diario come quelli scritti dai padri Passionisti in quel periodo. Vincenzino Alonzi che ha già scritto e pubblicato sul terremoto e sulla Prima Guerra Mondiale a Sora, ha acquistato il libro e farà tesoro delle tante notizie, verificherà senzaltro date, nomi e fatti; e aggiungerà note ai suoi appunti per un percorso che va verso la riscoperta della nostra memoria. Sul cognome Lambicco ha una visione diversa dall'autrice che lo ha considerato estinto. Ci sono ancora nella zona di Via Napoli, ricorda Alonzi, poi a conclusione della presentazione si è fermato a parlare con la Falcone. (In una delle foto).


C'era la Grande Guerra arrivata qui a gocce con gli aiuti che non arrivavano, ricordi tramandati in famiglia fino ad oggi "abbinati alla prevenzione attuale e fondamentale", per il sindaco De Donatis presente nella sala consiliare.

Nella mattinata di lunedì 14 gennaio la giornata della memoria quest'anno un giorno dopo l'anniversario del terremoto della Marsica dell'anno 1915 con la deposizione del cuscino floreale. L'evento più tragico per la città il terremoto che ha caratterizzato un primo e un dopo per la città. Una data fondamentale per la città che è cambiata dopo. Sora prima ricca poi "non più fertile" devastata all'interno tra la roccia e il fiume, "resse di più sulla roccia". La città uniformemente distrutta, Santa Restituta crollata. Il ricordo dell'anno zero, considerato così da Lucio Meglio. C'è anche un punto di vista femminile nel libro rispetto al maschile che la scrittice non se ne era resa conto. Ne parla qui a Sora.

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