RICORDO DI DON BRUNO ANTONELLIS
di Gabriele Mattacola
Ricordare don Bruno Antonellis per me, in questo momento, è doloroso in
quanto, ogni volta che mi recavo a Sora, la mia prima meta era la parrocchia
di Santa Restituta nella quale monsignor Antonellis è stato per molti anni
parroco.
Dopo aver ascoltato le sue bellissime omelie, andavo in sacrestia a
salutarlo e lui, sempre presente e con il sorriso sulle labbra: un sacerdote
d’altri tempi, un educatore esemplare e, per me, un maestro di vita. Oltre che
ad essere mio conoscente, don Bruno era anche compaesano di mia madre,
professoressa Maria Emilia Mazzola ex-insegnante di inglese. Li’ la gente è
nota soprattutto per il soprannome: mio nonno era Peppino “Il fabbro” detto
“Cacamazzo”, la famiglia di don Bruno veniva detta “Moschettieri”.
Chiudo
questa parentesi allegra e torno a parlare del mio rapporto con il sacerdote
appena scomparso: nei nostri colloqui parlavamo sempre del paese in cui lui
nacque 82 anni fa e mi ricordava che vi si recava spesso per andare a far
visita ai suoi familiari. Il giorno che ha compiuto 80 anni sono stato alla sua
festa, sia religiosa che civile. Fu un evento “unico” come era nello stile di don
Bruno, un “grande pastore” che ha saputo essere una guida per la sua
comunità; un teologo; un filosofo ma soprattutto un sacerdote a 360°. Ciao
don Bruno, voglio ricordarti cosi’ con la speranza che ci rivedremo nel luogo
dove ora sei e vegli su di noi.
Gabriele
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