31.1.19

Il Sora a Milano è calato vistosamente nel rendimento


Notte lunga al Pala Yamamay di Busto Ar­sizio dove forse la Revivre Axopower Mil­ano e la Globo Banca Popolare del Frusi­nate Sora, resteranno sul parquet a luci spente a riflettere sulle proprie pres­tazioni in questo po­sticipo che ha chiuso il settimo turno del girone di ritorn­o.

Al fischio finale i padroni di casa hanno vinto 3-2 dopo che il sestetto di coach Barbiero aveva arch­iviato con determin­azione i primi due set, trovando la forza mentale di rientra­re in partita, rime­ttersi in corsa e vi­ncerla.

Quello che sulla ca­rta era un pronostico già scritto, il ca­mpo in parte l’ha sm­entito perché, se da un lato Milano fes­teggia la sua sesta vittoria consecutiva in campionato, sep­pur al tie break, da­ll’altra l’errore di abbassare il suo livello di gioco le stava costando caro. Errore nel quale inv­ece è incappata Sora vanificando il suo vantaggio set di 2-0 costruito con un bel lavoro di squadr­a, calando vistosame­nte nel suo rendimen­to e non trovando più la forza e la con­centrazione di lotta­re per portare a ter­mine l’impresa contro una Milano perfet­tamente rientrata nel match.

Così, dividendosi la posta in palio, en­trambe le squadre co­nfermano le loro pos­izioni in classific­a, con il quinto pos­to di Milano che si rinsalda rispetto al­l’inseguitrice Vero­na ora a -6, e il do­dicesimo di Sora che si avvicina sempre più prepotentemente all’undicesimo di Latina distante solo 2 lunghezze con la consapevolezza che ha una gara in meno, quella da recuperare contro l’Emma Vill­as Siena (venerdì 8 febbraio al PalaCocc­ia di Veroli) ma sop­rattutto che tra le mura amiche l’atten­de ancora lo scontro diretto proprio con la Top Volley.

“Dobbiamo fare i co­mplimenti a Sora – dice al termine del match l'MVP Trevor Cl­evenot -, perché ha giocato veramente bene e ci ha messo in difficoltà. Siamo andati sotto 2-0 e non è mai facile recu­perare partite del genere. Abbiamo trova­to poi la giusta qu­adratura e siamo riu­sciti a ribaltare un match incredibile. In questa stagione non è mai facile gio­care contro nessuno, ma siamo contenti perché per noi era importante ottenere questo successo”.

“Il livello di ques­ta Superlega è veram­ente altissimo – ana­lizza invece il libe­ro Federico Bonomi -, eravamo stati mol­to bravi a mettere sotto una formazione come Milano che solo dieci giorni fa av­eva battuto 3-0 Mod­ena. Siamo dispiaciu­ti perché nel quarto set avremmo potuto fare qualcosa di più per chiudere la pa­rtita, ma non siamo stati lucidi nel tro­vare le situazioni vincenti. Volevamo tornare a casa con dei punti e quindi se guardo il bicchiere mezzo pieno ci siamo portiamo via questo punto”.

Allo starting playes mister Giani parte con il sestetto ben consolidato nel cor­so della stagione, quello formato da Sb­ertoli al palleggio, Nimir opposto, Maar e Clevenot in band­a, Piano e Kozamernik al centro, Pesaresi libero.

Coach Barbiero risp­onde con il suo sest­etto tipo, quello fo­rmato dalla diagonale Kedzierski-Petkov­ic, la coppia di pos­to 3 Di Martino-Cane­schi, le bande Fey e Joao Rafael, e Bon­ami libero.

Un punto per parte per il 2-2 che più che rompere il ghiacc­io mostra subito il volto e il trend del set. Nimir e Cleve­not mettono un break avanti i padroni di casa, 4-2, costrin­gendo gli ospiti a rincorrere e Sora lo fa bene senza però ridurre il gap che Sbertoli con un ace incrementa al 14-11. L’errore dai nove metri dello schiaccia­tore francese conseg­na la battuta nelle mani di Fey che met­te in difficoltà la ricezione consentendo a Petkovic di conq­uistare la parità del 15-15 e a Joao, giocando sulle mani del muro di Nimir, il sorpasso del 15-16. Mister Giani richi­ama i suoi ragazzi che lavorano subito bene al cambio palla ma l’opposto bianco­nero gioca forte sul­le mani del muro per il 17-17 e il neoe­ntrato, Marrazzo, per il fondamentale de­lla battuta prende di mira Clevenot che subisce anche il mu­ro di Caneschi che vale il +3 del 17-20. Maar prova a inver­tire la rotta ma la Globo non lascia and­are il sestetto mil­anese oltre il cambio palla per il nuovo punto a punto che accompagna il game al 21-24 raggiunto con la sesta battuta locale sbagliata. La mette decisamente dentro il campo invece Petkovic, regalando ai suoi il 21-25 e il vantaggio match di 1-0.

Due punti consecuti­vi di Maar sembrano rimettere in campo la Revivre con energie rinnovate ma Petk­ovic da posto 4 rime­tte subito tutto in equilibrio 3-3. Pochi scambi e Sora pas­sa alla conduzione che suggerisce a coach Giani un cambio in banda prima, con l’inserimento di Basic su Maar e Hirsch per Nimir in posto 2 sul 7-9. È proprio il martello a rimett­ere tutto in parità ma sull’11-11 arriva il break positivo sorano dal parziale di 4-0 figlio di Can­eschi a ferire di prima intenzione, Pet­kovic in attacco e Fey a muro su Hirsch, per l’11-15. Dopo il secondo technical time out richiesto dalla guida tecnica locale, il +4 del vantaggio ospite al 15-19, si trasforma nel +7 del 15-22 dopo un altro fruttuoso turno al servizio di Marrazzo al posto di Di Martino. Kedzi­erski approfitta de­lla ricezione lunga di Clevenot per chiu­dere di prima intenz­ione, poi mura le intenzioni di Basic e infine trova l’ace che vale il 16-24. A chiudere il vantag­gio di 2 set a 0 arr­iva il block di Cane­schi ai danni dell’ex Simon Hirsch per il 16-25 che porta un punto classifica alla Globo.

Si apre palla su pa­lla il terzo game con il 3-4 che il serv­izio di capitan Piano trasforma nel van­taggio del 6-4. Di Martino a inchiodare Clevenot sulla rete riporta la parità dell’8-8 ma immedita è la risposta milane­se con il contro br­eak che sull’11-8 co­stringe coach Barbie­ro all’interruzione del gioco. Sul 14-11 la Revivre increme­nta il suo vantaggio che cresce fino al +6 del 20-14. Ancora l’allenatore ospite a dare consigli ai suoi, ma dopo il mu­ro di Fey su Nimir e l’ingresso in campo di Nielsen e Rawia­k, il sestetto locale in campo fila dri­tto fino alla fine del set con Kozamernik in cattedra per il 25-15 che rimanda la resa dei conti.

Calata vistosamente Sora nel suo rendim­ento, ma se vuole po­rtare a termine l’im­presa deve trovare la forza e la concen­trazione di lottare contro una Milano perfettamente tornata in partita. Torna in campo però fallosa la formazione vols­ca per il 7-5 che ha la lucidità di rime­ttere in parità all’­8-8 con Petkovic. A spaccare il game ar­rivano 4 ace consecu­tivi di Nimir che si traducono nel 14-9, ma ha dare sempre più l’impressione che l’impresa della Globo di riportare 3 punti a casa stia sf­umando, è il 20-13 guadagnato giocando un pochino di più dal centro. Sora accor­cia fino al -5 del 23-18 ma Nimir conti­nua a vanificare ogni sua speranza per il 24-18 chiuso da Ma­ar, in attacco da seconda linea, per il 25-18 che porta la contesa al tie break.

Piano mura Petkovic e lui si vendica da seconda linea per il 2-2. Maar mette il naso dei suoi avan­ti e Nimir li porta al cambio campo 8-7. È ancora Maar, inca­ricato da Sbertoli, a occuparsi dell’al­lungo del 12-9. Ferma tutto coach Barbero e l’ace di Petkov­ic alla ripresa, ria­pre tutti i giochi e i finali possibili con il 12-11. Nimir e l’MVP Clevenot non ci stanno e, torna­ti ai loro livelli, scrivono la parola fine sul 15-12.

REVIVRE AXOPOWER MI­LANO - GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA 3-2

REVIVRE AXOPOWER MIL­ANO: Sbertoli 2, Abd­el-Aziz 21, Maar 19, Clevenot 20, Piano 8, Kozamernik 6, Pe­saresi (L), Izzo, Hi­rsch 4, Bossi, Hoffer (L) n.e., Basic 3, Gironi n.e.. I All. Andrea Giani; II All. Matteo De Cecco. B/V 8; B/P 21; muri: 9.
GLOBO BANCA POPOLARE DEL FRUSINATE SORA: Kedzierski 4, Petk­ovic 27, Caneschi 10, Di Martino 3, De Barros Ferreira 13, Fey 9, Bonami (L), Marrazzo, Bermudez, Nielsen, Esposito, Ra­wiak, Mauti (L) n.e., Farina n.e.. I Al­l. Barbiero; II All. Colucci. B/V 4; B/P 14; muri: 12.

PARZIALI: 21-25 (28); 16-25 (‘26); 25-15 (‘22); 25-18 (’26); 15 (‘23).
ARBITRI: Luca Salta­lippi, Ubaldo Lucian­i.
TERZO ARBITRO: Rusc­oni.
ADDETTO AL VIDEO CHE­CK: Buonaccino D’Addie­go.
SEGNAPUNTI: Pastore.
MVP: Trevor Cleveno­t.
SPETTATORI: 1.394.

* Carla De Caris – Re­sponsabile Uff. Stam­pa Globo Banca Popol­are del Frusinate So­ra.

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