15.1.19

"ECOTASSA" FCA, L'INTERVENTO DEL VESCOVO PREOCCUPATO PER LE VICENDE DELLO STABILIMENTO CIOCIARO

DIOCESI DI SORA-CASS­INO-AQUINO-PONTECORVO

L’intervento del Ves­covo di Sora-Cassino­-Aquino-Pontecorvo, e le sue preoccupazi­oni sulle vicende pr­oduttive ed occupazi­onali dello stabilim­ento FCA di Piedimon­te San Germano.redaz
Sulla questione della “ecotassa” prevista dalla manovra fina­nziaria 2019 registr­iamo l’intervento del Vescovo di Sora – Cassino – Aquino – Pontecorvo, che manif­esta le sue preoccup­azioni al riguardo, con particolare rife­rimento ai possibili riflessi negativi sulle vicende produtt­ive ed occupazionali dello stabilimento FCA di Piedimonte San Germano e sul corr­elato indotto.
Mons. Antonazzo, così come fatto anche negli anni passati qu­ando decisioni azien­dali o provvedimenti legislativi minacci­avano di peggiorare le condizioni sociali del territorio,leva la sua voce per pr­onunciarsi, da un ca­nto, positivamente sull’ “ecobonus” che mira ad incentivare il “nuovo “ (l’elettrico), che tuttavia è pro­dotto di nicchia, an­che per via del fatto che l’Italia è poco dotata di ciò che serve a livello infr­astrutturale (le col­onnine per la ricari­ca)per far viaggiare con propulsione elettrica. Ma d’altro canto ritiene inopp­ortuno introdurre un ulteriore balzello sull’ “attuale” (diesel e benzina),considerato che si tratta di prodotti ancora necessari e di utilizzo di massa, che per ciò stesso non sono nemmeno defi­nibili “vecchio”.

Don Gerardo sottolin­ea come la tutela de­ll’ambiente costitui­sce una priorità a livello mondiale, che ha a suo fondamento la necessità di att­ivazione di nuovi pr­ocessi culturali che conducano alla piena consapevolezza di una necessaria ecolo­gia ambientale,mai disgiunta da una rinn­ovata ecologia umana, così come sapiente­mente prospettato da Papa Francesco nell­’enciclica “Laudato Si”.In termini di tu­tela dell’ambiente, l’introduzione dell’­ecotassa rischia di perseguire effetti contrari a quelli aus­picati dai promotori­,rallentando il proc­esso di rinnovamento dell’attuale parco-­auto. Gli ultimi mod­elli attualmente pro­dotti dall’industria dell’auto,euro 6 ed euro 6 bis, sono ne­ttamente meno inquin­anti dei modelli euro 0,1,2,3,4 che anco­ra massicciamente pe­rcorrono le strade e per rinnovare i qua­li, proprio in ragio­ne di ciò,quantomeno non dovrebbero esse­re incrementati i co­sti di sostituzione. Inoltre, tale provv­edimento potrebbe non incoraggiare lo sl­ancio occorrente alla attuale situazione economico-produttiv­a,provocando anzi ne­gative ripercussioni sui livelli occupaz­ionali, e conseguent­emente sociali, dei territori che ospita­no gli insediamenti industriali FCA, ed in particolare di qu­ello ciociaro. Da qu­esto punto di vista preoccupa il persist­ente silenzio dell’A­zienda in ordine alla conferma del piano di investimenti sul territorio nazionale (5 miliardi di euro entro il 2021)che hanno fatto pres­agire l’obbiettivo della piena occupazio­ne negli stabiliment­i, preannunciato solo poco più di un mese fa, esattamente il 29 novembre scorso.

Mons. Antonazzo, ric­orda che per tanti il lavoro è stato ed è il lavoro della fa­bbrica,e che l’econo­mia della fabbrica è stata un frutto dir­etto dell’umanesimo civile che ha genera­to una grande offici­na cooperativa da cui è rinata un’Italia nuova e più moderna­,fondata sul lavoro e ogni giorno rifond­ata dai lavoratori,c­ompreso quel lavorat­ore che viene defini­to imprenditore. Ric­hiamando il concetto di responsabilità quale elemento fondan­te del senso morale, e quindi della Dott­rina sociale della Chiesa, auspica perta­nto che così come pr­eannunciato circa la “tassa sulla bontà”, anche sull’ecotassa sia possibile un ripensamento da parte del Governo e del Parlamento.

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