ma “il Cai, la sezione nazionale, non ha dato il partnerariato” al suo viaggio.
Il Cai ha
risposto di essere “aconfessionale”. Critico Michele del Giudice, del Cai
Foggia, a Sora sabato sera alla presentazione del suo libro. Ha fatto l’appello
al Cai centrale: “deve intervenire”. Oggi sono in tanti che vogliono camminare
e le “Terre Alte” del Cai devono intervenire. “Perché non c’è solo la montagna”
puntualizza del Giudice, “c’è anche il cammino”. Il cammino che è la massima espressione
dello spostarsi e c’è l’evoluzione in esso. Chiede al neo presidente del Cai
Sora, Lucio Meglio, di fare la sua parte di intervenire.
IL LIBRO. Il libro di Michele
del Giudice: “un’anima in cammino lungo la via dell’Angelo, la via Francigena e
il cammino di Dio” è stato donato alla Biblioteca del Cai. In sala presente la Coordinatrice della
BiblioCai Nazionale, Maria Giovanna Canzanella. Il cammino di un pellegrino che
ha fatto il cammino dello spirito riportando nel libro la sua testimonianza. Si
è spostato a piedi, “una specialità che è da riscoprire”, ed ha incontrato
alcune difficoltà durante il viaggio legate all’accoglienza pellegrina. “Anche
se il Cai non è un ente turistico deve intervenire sull’aspetto educativo del
viaggio”. Giuseppe del Giudice, che “è stato un innovatore come il pellegrino”
lo ripete ancora una volta nel suo intervento. “I camminatori incontrano sempre
una chiesa lungo i loro percorsi”.
Ora c’è una parte nuova nel cammino ed è
l’uso della tecnologia: cellulari, tablet, ecc. Nel suo viaggio voleva sapere
in anticipo dove sarebbe andato a dormire o a mangiare. “Sono le esigenze
nuove, c’è molto da fare e ci può essere tanto lavoro per i giovani”, dice ancora
del Giudice. “Il camminatore precede il turista” e c’è tanto da far conoscere:
la cucina, l’arte, “ è il territorio che si deve presentare”. Quindi c’è
un’economia “sostenibile”.
MA CI SONO ANCHE I FINANZIAMENTI EUROPEI. Ma c’è la
conclusione che è anche amara: c’è la rincorsa al finanziamento europeo. Con la
sovrapposizione di itinerari perché se ci sono tanti soldi (“fondi cospicui”,
chiamati in sala), in tanti cercano di prendere il finanziamento. Per i
responsabili del Cai, presenti in sala, “c’è bisogno di fare una sintesi sugli
itinerari”. “Ci sono dei punti da individuare dove il Cai può intervenire con
le varie sezioni locali”.
GLI ALTRI INTERVENTI DI: Vincenzo Di Girolamo, Componente
Cai del Comitato Scientifico Centrale. Diego Magliocchetti, Coordinatore del Gruppo
Cai “Terre Alte” e Padre Giuseppe Comparelli C.P..
Foto: http://www.camminacammini.com/
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