La memoria dei fatti collegati a questa data si sta , per volontà espressa di chi rigetta i valori di libertà, di dignità, di tolleranza, di uguaglianza tra i cittadini, cercando di coprire con l’oblio e il concetto di una ricorrenza con una liturgia sempre più povera e quindi di scarso interesse.
Noi ci opponiamo a tale concetto e rivendichiamo la necessità che si amplino le sedi in cui ci si possa confrontare e testimoniare i concetti fondanti dell’Italia uscita dalla Resistenza.
Qualcuno ricorda il 25 aprile di molti anni fa, quando con l’entusiasmo della riconquistata libertà sognavamo un avvenire di speranze in un paese che messi da parte gli odi, in modo corale voleva costruire un avvenire di progresso morale , politico e civile.
Questo purtroppo non è stato e siamo ancora alle divisioni manichee, su questo aspetto noi ribadiamo il nostro appello , i tentativi di delegittimazione reciproca finiscono per delegittimare tutti, i morti sono morti, lasciamoli riposare in pace e rispettiamone il sacrificio, la disputa , il confronto politico anche duro ben venga perché il confronto libero delle idee è il sale della democrazia.
Noi viviamo questo giorno con grande emozione e sentimenti contrastanti , di grande apprezzamento e gioia quand0 invitiamo tutti i cittadinoi a stringersi con affetto ai Carabinieri a 200 anni dalla fondazione dell’Arma, duecento anni di fedeltà , sacrifici e di vittorie eroiche e silenziose.
CARABINIERI ONORE FEDELTA VALORE
Accanto agli eroi ricordiamo gli insegnamenti traibili dai fatti che abbiamo vissuto o ci hanno raccontato i nostri padri.
Via Rasella , le fosse Ardeatine ,la rottura del fronte a Cassino con la satanica bestialità della rappresaglia, Anzio e l’eroismo dei battaglioni della X Mas per allontanare i giudizi di fellonia nei nostri confronti,le formazioni partigiane dei Castelli Romani, Roma finalmente libera, il D Day , i Martiri di FIESOLE e i valori del loro gesto.
Luminosa anche la figura di Aldo Finzi , il fondatore della Regia Aeronautica, trucidato alle Fosse Ardeatine , benchè fascista, benchè eroe di guerra, solo perché EBREO , meditate gente, diffondete gli esempi di chi volle la rinascita della Patria , non è vero che li conoscono tutti , non è vero che li capiscono tutti.
I MARO’, un vulnus all’Italia , alle leggi internazionali, alla nostra credibilità , allo scarso peso internazionale, un’onta su chi ci governa e parla di un solo valore, quello dell’euro e non dei valori morali che fanno grande una Nazione.
Terminiamo con l’appello alla concordia , un appello a costruire insieme e a scacciare i mercanti dal tempio.
ITALIA in piedi, avanti uniti, oggi come mai prima l’interesse dei singoli passa per il collettivo.
Questo è il 25 Aprile non la festicciola da celebrare perché è in calendario.
* Sora 25 aprile 2014. Rodolfo Damiani Associazione Culturale Il Sagittario
SORA, UN 25 APRILE IN CHIESA
La Città di Sora ha festeggiato nella giornata di ieri il 69° Anniversario della Liberazione
Le celebrazioni del 25 Aprile si sono svolte come da tradizione.
Alle ore 10.30 il corteo composto dalle Autorità militari e civili, dalle forze
dell’Ordine, dalle rappresentanze combattentistiche e d’arma, dal Picchetto
d’onore del 41° Rgt. “Cordenons e dai cittadini si è radunato presso Piazza
Esedra da dove è partito per raggiungere la Cappella ai Caduti, in Piazza La Rocca.
Qui il Vice
Sindaco Vittorio Di Carlo, che ha presieduto la cerimonia, ha deposto una
corona d’alloro in onore di tutti i cittadini sorani che hanno perso la vita in
occasione di tutte le guerre.
Quindi, gli interventi delle autorità si sono
tenuti all’interno della Chiesa di Santa Restituta, messa gentilmente a
disposizione da Mons. Bruno Antonellis. Intenso il discorso del Vice-Sindaco Di
Carlo: “Con orgoglio celebriamo oggi il 69° .
Per le Forze Armate, che furono
tra i principali attori della lotta di Liberazione, hanno preso la parola
Rodolfo Damiani, Associazione Aeronautica Militare, e Antonio Corsi, Presidente
Associazione Nazionale Marinai d’Italia. Presenti anche l’Associazione
Carabinieri – Sezione di Sora, presieduta da Fernando Galante, e i membri della
Società Operaia di Mutuo Soccorso.
La cerimonia, animata dalla Banda “Città di Sora”, si è conclusa presso la Stazione dei Carabinieri
con la deposizione della corona d’alloro al monumento in memoria del
Carabiniere Alberto La Rocca,
Medaglia d’oro al valor militare.
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