“Ma ognuno deve fare la sua parte. Ogni comune metterà in mostra le proprie eccellenze”, dice Martino, Assessore del Comune di Arpino. Le Amministrazioni comunali stanno cercando di coordinarsi ma solo in quattro hanno risposto, su dieci contattate, sabato mattina. Mancava pure Posta Fibreno “che ha un lago ma sono in campagna elettorale”. Mancavano inoltre Pescosolido, Monte San Giovanni Campano, Fontana Liri. Da Castelliri nessuno in sala, assenti anche alla riunione sulla sanità perché impegnati in Canada. Presenti invece i soli rappresentanti dei comuni di Arpino, Arce, Sora e Campoli Appennino.
UN PUNTO DI PARTENZA. Un primo incontro tra Amministrazioni comunali
e Camera di Commercio per avvicinarsi all’Expo del 2015, sabato mattina a Sora.
In seguito ci sarà un convegno con tutti i sindaci coinvolti. Un punto di
partenza per ora, un tavolo permanente sul turismo, sul commercio, sulla
cultura. E non solo. “Si vuole pensare così ad una sinergia del territorio”. Poi
ci sarà, per Petricca, il discorso con i privati perché tutto sommato “il tutto
lo si sta facendo per loro”. L’Assessore
Andrea Petricca pensa di non accavallare eventi, in quel periodo e in tutto il
2015, con gli altri comuni. “E si può dare il meglio con un calendario di
eventi da far conoscere” per Petricca che però continua a parlare (e non solo
in sala) di Alta Terra di Lavoro e non di Ciociaria.
L'Ass. Andrea Petricca |
I PROBLEMI E GLI ATO. “Ad Arce ci sono problemi”, dice la
rappresentante del comune che non si ricandiderà alle prossime elezioni di
maggio, “e c’è ora l’occasione di far conoscere Fregellae e la Riserva”. Per Federico
Sisti è l’occasione di non perdere il treno ed è importante partire dal basso.
“Il territorio è questo ed è quello che abbiamo e va sfruttato”. “E deve fare
un passo avanti”. “Ci dobbiamo farci riconoscere con un nome e con un Ato”.
Pensa a questi nuovi ambiti da prevedere perché sono state chiuse le Apt. Con
l’abolizione delle province alcune funzioni i comuni non possono farle e
quindi, continua Sisti, si dovranno fare gli Ato. “Sei o sette cose sono
sparite e chi le fa? E’ la domanda di Sisti. Ma sulle province, possiamo dire
ora appena Un po’ più complicato, fa
capire Sisti nel suo discorso, farsi riconoscere come Alta Terra di Lavoro.
“Siamo a pochi chilometri da Roma, l’intorno di Roma”.
IL PROGETTO REGIONALE. Spiegato ai presenti da Federico Sisti.
Alcune idee fatte inserire nel progetto che comprende il Lazio nel suo
complesso. A Milano come una squadra,con un disegno unitario di promozione. Nel
padiglione Italia c’è il Lazio, ci sono 180 giorni da riempire con la qualità.
Il tema dell’Expo è già conosciuto e per Sisti è “un acceleratore di
opportunità per un nuovo lavoro e nuove economie”. Per la prima volta ci sarà
Roma e tutto il Lazio assieme in un evento con 150 mq a disposizione “ma che”
per Sisti ”sono pochi”. E’ il momento di gloria per la Ciociaria in tot metri
quadrati. C’è la mostra dell’Italia delle regioni e poi i singoli eventi a
Milano fuori dell’Expo. Ad esempio, dice il rappresentante della Camera di
Commercio, nei ristoranti. La provincia di Frosinone a Milano anche nei
ristoranti con il tartufo, con il Cesanese, con i formaggi per fare promozione
del territorio. “E poi c’è Roma che è uno degli accessi”. In tanti verranno a
Roma e quindi sono da attirare qui da noi. L’idea è quella di aprire uno spazio
Expo anche a Roma. In tanti non conoscono il nostro territorio e per Sisti
vanno coinvolti.
GLI OTTO TEMI. Un territorio da raccontare in otto temi. I
comuni devono fare più cose per riempire le otto caselle. (A Sora si sta
pensando ad una Notte Bianca dei Sapori). A Piglio c’è il vino. Si è previsto
in una casella la Festa
della Birra, il Cammino dell’Acqua a Fiuggi, ma Posta Fibreno non è compresa
nel programma). Le prime critiche sollevate in sala al progetto anche se
bisogna essere bravi è la raccomandazione di Sisti mentre spiega le immagini
proiettate. I comuni si devono inserire nelle caselle: città e campagna,
abbazie, corridoi verdi, cibo sostenibile, strade che portano a Roma e altro.
Ma anche qui mancano nelle caselle, Arpino, San Domenica con la Basilica Minore, Casamari, Picinisco
e il cannellino di Atina, ma Sisti assicura che sono ancora caselle da riempire
con la parte meridionale della regione. “C’è ancora da aggiungere tanto”. Il
lavoro realizzato a Roma da tutti giovani ed è ancora in progress, si è
dimenticato qualcosa ma siamo ancora in tempo per aggiungere dell’altro “e si
cercherà di farlo”. L’importante è però trovare le priorità del nostro
territorio e di farle inserire nelle caselle.
Nella foto in alto i sindaci in sala e con Federico Sisti che spiega "Il cammino dell'acqua".
Nella foto in alto i sindaci in sala e con Federico Sisti che spiega "Il cammino dell'acqua".
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