28.4.14

SORA: LA FIERA E ...

Con buona cadenza e varietà di contenuti la FIERA CITTA DI SORA

ci ha regalato 4 giorni di proposte , meno numerose di altre volte, ma sicuramente di grande interesse per il gusto delle offerte, per la qualità e la varietà dei prodotti.
Credo che tutti i visitatori dovrebbero visitare lo stand enologico della TENUTA PETRA 

POTENS , orgoglio della città di Alvito e di tutta la provincia , allo stesso modo come dovrebbero visitare l’esposizione dei quadri di Luciano Tocci , la cui produzione artistica impone il nostro territorio all’attenzione di tutti gli appassionati.

Dagli scaffali , rustici ed essenziali dello stand enologico della Tenuta Petra, fa bella mostra di se una esposizione di bottiglie battezzate ( non con l’acqua) ALTAIR RISERVA.
Incuriositi ci avviciniamo e restiamo colpiti dalle notizie dell’etichetta:
ATINA Cabernet Riserva
Vitigno Cabernet Sauvignon 100%
18 mesi in botti di rovere e 6 mesi in bottiglia
Grado alcoolico 14 %

Credo che anche chi ha poca dimestichezza con i vini ha realizzato di avere davanti l’Aristocrazia del Vino e un tale giudizio è stato espresso dagli esperti di vinality che lo hanno inserito fra i grandi vini con un riconoscimento che è un ritorno all’eccellenza dei vini della Val Comino.

Il viticoltore che ha creato questo miracolo è Ciro Calabrese , tenete a mente questo nome, in pochi anni da timido e speranzoso neofita della viticoltura si è trasformato in un esperto e pacato “patron vigneron” che sa di sapere e di saper fare ,fidando anche nella squisita cortesia di Daniela che lo affianca , precisa, attenta, sensibile.

Accanto a questa bottiglia preziosa presenta un ALTAIR semplice , Cabernet Sauvignon decantato con Merlot , 13.5%

Un DENEB strutturato con Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc ,13 %
Un Deneb Rosato di solo Merlot , 12.5%
Un VEGA , Lazio Malvasia Puntinata , tre mesi in bottiglia , 12.5 %

Questi calici di gioia hanno tutti il nome di una stella , espressione di quella unione ancestrale fra cielo e terra , che benedice i prodotti e i sacerdoti dei riti produttivi della vita rurale.
Scienza , esperienza e in armonia dei ritmi naturali accompagniamo l’acino dal filare, alla potatura bassa , al numero contenuto di grappoli per inflorescenza , al limae labor della cantina fino al miracolo del “licor che quasi gemma “ nobilita le nostre tavole.
Dalla gioia del gusto, alla gioia degli occhi.

Quando la musica e la poesia si fondono nell’immensa vibrazione dei colori nasce l’Arte”
Questo è l’incipit dell’opera pittorica di Luciano Tocci , artista del sogno, con opere che hanno la levità del sogno e il surrealismo trasparente come se la creazione fosse percepita attraverso un susseguirsi di cristalli che ne ingentiliscono i contorni e ne rendono delicati impalpabili i colori.

La magia dell’Artista è che riesce a dare forma e contenuto al vento, a individuare la forma dei fenomeni naturali a rendere visibile l’invisibile a rendere reale l’irreale.
I suoi quadri raccontano i miti primordiali , recuperano la musica dei boschi e il linguaggio delle stelle , l’opera non è forma è il colore che rende visibile la forma e rende l’emozione della scena.

Bravo Luciano , hai resistito alle lusinghe dei mercanti , ma ti sei affinato e hai difeso il tuo vissuto e il tuo originale mondo dei merletti, degli origami e delle trasparenze.
Ho voluto illustrare due espositori diversi , ma artisti ambedue e ambedue suscettibili di dare lustro alla Fiera e alla sua immagine , due imprenditori di se stessi che senza pietire mance , combattono le negatività della crisi ed indicano il modo per aiutare il Territorio a crescere.

* Sora 26 aprile 2014. Rodolfo Damiani.

Nessun commento:

Posta un commento