Grazie
di tutto ( 1998 Luca Manfredi )
Nell'aprile
1998, presso il cinema teatro Nestor di Frosinone, venne presentato
il film diretto dal figlio di Nino Manfredi Luca, “Grazie di
tutto”.
In quell'occasione ho avuto l'immeritato onore di conoscere il grande attore ciociaro al quale mi presentai dicendogli che avevo visto quasi tutti i suoi film. Il grande Nino Manfredi mi rispose: “Perchè sei una persona intelligente che ha avuto grande coraggio nel vedere intorno a 200 film da me interpretati e, anche diretti, sia al cinema che in televisione”.
In quell'occasione ho avuto l'immeritato onore di conoscere il grande attore ciociaro al quale mi presentai dicendogli che avevo visto quasi tutti i suoi film. Il grande Nino Manfredi mi rispose: “Perchè sei una persona intelligente che ha avuto grande coraggio nel vedere intorno a 200 film da me interpretati e, anche diretti, sia al cinema che in televisione”.
Parlando del film, di
cui l'attore è co-protagonista assieme a Massimo Ghini; Nancy Brilli
e Giulia Lazzarini, esso ha come tema principale il rapporto che si
crea tra due diverse generazioni di coppie e affronta, inoltre, il
problema degli anziani alla fine degli anni '90. 4 sono i personaggi
intorno a cui ruota la vicenda: Pietro ( Manfredi ) che è
carabiniere in pensione; sua moglie Bianca ( Giulia Lazzarini ); lo
scrittore di gialli Pierpaolo ( Massimo Ghini ) e sua moglie
Francesca ( Nancy Brilli ). Questi ultimi,grazie ad un contadino,
prendono in affitto un casale i cui proprietari sono il figlio e la
nuora dell'anziana coppia che devono partire per l'Africa a trovare
il loro unigenito ( nel film Dario Vergassola ) qui volontario.
La
giovane Francesca, contro il volere del marito, decide di prendersi
cura dell'anziana coppia. Una convivenza difficile in quanto Bianca è
affetta dal morbo di Alzheimer mentre il carabiniere, contrario alle
prescrizioni mediche, beve caffè ed alcolici. Pierpaolo e Francesca,
dalla televisione, vengono a sapere del rapimento del figlio e della
nuora. Nascondono l'episodio all'anziana coppia e, stanchi di
assisterli, chiameranno un infermiere alle prime armi. Il giovane si
prenderà cura della coppia per poco perchè antipatico a Pierpaolo.
Leggendo un foglio di giornale in cui erano arrotolate delle uova che
il contadino aveva dato loro, Pietro e Bianca verranno a conoscenza
che il figlio e la nuora sono stati uccisi, Pietro, l'anziano
carabiniere, prende un fiammifero ed incendia il loro casolare. Sia
lui che lo scrittore finiscono in ospedale. Al funerale del figlio e
della nuora partecipa anche il nipote che ringrazia la coppia per
l'ottima assistenza data ai nonni che, sul finale, prendono dal
garage la loro vecchia auto dirigendosi all'Isola d'Elba a trovare il
fratello di lui, Vittorio.
*
Veroli 15 aprile 2014. di Gabriele Mattacola.
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